Streptococco di gruppo B durante la gravidanza: i rischi per il bambino

Le donne in dolce attesa devono essere a conoscenza del rischio legato alle infezioni da Streptococco di gruppo B: che cos'è, perché è pericoloso per i bambini e, soprattutto, perché il ginecologo deve sottoporle a screening per questa infezione durante la gravidanza.

Le mamme in dolce attesa ospitano naturalmente batteri nella vagina e nelle vie urinarie.

Alcuni di questi batteri sono benigni, mentre altre forme, se trasmesse al bambino, possono essere molto dannose.

Uno di questi tipi di batteri potenzialmente dannosi è lo Streptococco di Gruppo B.

Cos'è lo streptococco di gruppo B?

Lo streptococco di gruppo B è un batterio che si trova spesso nell’apparato digestivo, nel retto e nella vagina.

L'American Pregnancy Association stima che l'infezione da Streptococco di tipo B si trovi in circa il 25% delle donne sane.

La maggior parte di queste sono asintomatiche. Tuttavia, se trasmesso, può causare gravi malattie nel neonato.

Pertanto, è molto importante che il ginecologo che assiste la gestante includa l'esame per la presenza dello Streptococco di tipo B tra le analisi prenatali e fornisca, se necessario, un trattamento con antibiotici.

In che modo si effettua lo screening per lo Streptococco di tipo B in gravidanza? 

Lo screening dovrebbe essere effettuato in tutte le donne gravide tra la trentacinquesima e la trentasettesima settimana di gravidanza.

Dopo aver eseguito un tampone vaginale e anale, il campione viene analizzato e i risultati sono disponibili entro 24-48 ore.

In alcuni casi (per esempio nelle donne a rischio di parto pretermine), il trattamento contro lo Streptococco di tipo B può essere prescritto anche prima di ottenere una risposta positiva al tampone.

Quali donne hanno maggiori probabilità di trasmettere lo Streptococco di tipo B ai loro bambini?

Un test positivo per lo Streptococco di tipo B non significa necessariamente che verrà trasmesso al bambino.

Tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio che rendono più probabile la trasmissione. Tra questi:

  • Rottura prematura delle membrane
  • Febbre durante il travaglio
  • Un intervallo superiore a 18 ore tra la rottura delle membrane e il parto
  • Infezione da Streptococco di tipo B del tratto urinario durante la gravidanza
  •  Aver avuto un precedente bambino che ha contratto lo Streptococco di tipo B

Come viene trattata l’infezione da Streptococco di tipo B nelle donne in gravidanza?

Se una donna in gravidanza contrae l’infezione da Streptococco di tipo B le verrà raccomandato un trattamento antibiotico per via endovenosa durante il parto al fine di prevenire la trasmissione al bambino.

Questo è particolarmente importante per le donne con fattori di rischio elencati nel paragrafo precedente.

Poiché lo Streptococco di tipo B può colonizzare nuovamente l'area vaginale dopo il trattamento farmacologico, gli antibiotici somministrati prima del travaglio possono essere meno efficaci nel prevenire la trasmissione.

Cosa succede se lo Streptococco viene trasmesso a un neonato?

Se lo Streptococco di tipo B viene trasmesso al bambino, può causare gravi complicazioni e lesioni alla nascita, come:

A lungo termine, i bambini con infezione da Streptococco di tipo B (specialmente se non trattati o trattati in modo improprio) possono sviluppare condizioni di salute permanenti e disabilità, tra cui:

I bambini con sospetta infezione da Streptococco di tipo B devono essere adeguatamente trattati con antibiotici. Sintomi tipici dell’infezione sono:

  • Non rispondere agli stimoli
  • Avere difficoltà nel mangiare
  • Difficoltà respiratoria e
  • Essere irritabili
  • Avere una temperatura corporea anormale
  • Avere frequenza cardiaca e respiratoria anormale

Le complicanze da infezione da Streptococco di tipo B sono prevenibili con gli antibiotici. Circa il 5% dei bambini con infezione da Streptococco di tipo B muore; molti altri vivranno con paralisi cerebrale o altre disabilità.

I test di routine per lo Streptococco e il trattamento appropriato prevengono le complicanze date dall’infezione.

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