La Paralisi Cerebrale Infantile, causata da lesioni che possono compromettere funzioni motorie, decisionali ed emotive, è spesso associata a difficoltà nella gestione della rabbia e a problemi comportamentali portando ad ansia e dipendenze. Tali problematiche sono più evidenti in età adulta, quando la consapevolezza delle proprie limitazioni accresce la frustrazione e il rischio di isolamento sociale. Intervenire precocemente con terapie comportamentali e tecniche di rilassamento può prevenire o ridurre queste difficoltà, migliorando la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per sviluppare strategie più efficaci e mirate.
I bambini con Paralisi Cerebrale Infantile possono sviluppare varie patologie del piede, come piede equino, piede torto, piedi piatti o cavi, spesso associate a problemi di deambulazione. La diagnosi, basata su test clinici e radiografie, è fondamentale per trattamenti mirati e tempestici. Per i più piccoli si privilegiano terapie non chirurgiche (fisioterapia, supporto di tutori o iniezioni di tossina botulinica; tra i 6 e i 10 anni, nei casi più gravi, si ricorre a interventi chirurgici che permettono l’allungamento muscolare o il trasferimento di porzioni di muscoli e tendini. Grazie ai progressi della ricerca, la qualità della vita di questi bambini è notevolmente migliorata.