Come faccio a capire se mio figlio ha la Paralisi Cerebrale Infantile?

La tetraparesi spastica e le altre forme di paralisi cerebrale possono essere provocate da eventi verificatisi durante o immediatamente dopo la gravidanza, il travaglio e il parto. Tali eventi, a volte, sono associati ad un errore medico. La paralisi cerebrale può verificarsi fino ai 3 anni di età di un bambino ed è una condizione non-progressiva (la lesione cerebrale non peggiorerà col crescere del bambino).

Sebbene sia difficile diagnosticare la paralisi cerebrale prima che il bambino raggiunga un’età corrispondente ad un determinato stadio dello sviluppo fisico e cognitivo, la diagnosi tempestiva è fondamentale per i fini terapeutici. La terapia precoce è associata a migliori risultati per il bambino.

I neonati da parto traumatico o a rischio o che hanno avuto anomalie nella frequenza cardiaca (frequenza non rassicurante) durante il travaglio e il parto hanno un maggiore rischio di sviluppare paralisi cerebrale, così come i neonati le cui mamme hanno avuto una gravidanza anormale. I neonati rientranti nelle suddette categorie devono essere tenuti sotto stretto controllo.

Quali indizi possono essere notati nel bambino?

Gli indizi che un bambino potrebbe avere la paralisi cerebrale includono comportamento anormale, ritardi nelle reazioni fisiche e emotive, attività anormale della bocca e degli occhi (ad esempio il bambino non riesce a controllare i muscoli facciali e della bocca e perde bava in modo eccessivo).Necessitano di attento controllo, inoltre, i bambini che hanno funzione e comportamento normali ma che hanno i muscoli lievemente flaccidi (lieve ipertonia) o muscoli che sono troppo rigidi o flessi (iperflessia) . Se le suddette anomalie sono presenti isolatamente, nella maggioranza dei casi si risolvono da sole quando il bambino raggiunge i 9 mesi di età. La diagnosi di paralisi cerebrale non viene effettuata in base ad una singola anormalità ma si basa,invece, sulla contemporanea presenza delle seguenti condizioni:

  • Ritardo nella funzione motoria, ossia nella funzione muscolare, e nelle tappe del movimento, come gattonare e camminare;

  • Sintomi neurologici, che includono eccessiva irritabilità o eccessiva docilità;

  • Reazioni posturali anormali, come ad esempio una postura in cui la testa e il collo vengono spinti all’indietro dal bambino e tenuti in quella posizione;

  • Persistenza di riflessi primitivi, ossia i primi riflessi di un bambino, come quello della suzione. Il riflesso della suzione è quando un bambino gira la testa verso tutto ciò che accarezza gli guancia, alla ricerca di un capezzolo.

La diagnosi e l’intervento precoce è fondamentale per tutti i tipi di paralisi cerebrale. Studi scientifici rivelano che, spesso, paralisi cerebrale non viene diagnosticata quando il bambino ha un mese di età. Per questo motivo, quando si sospetta una lesione cerebrale, l’imaging tramite risonanza magnetica della testa deve essere eseguita subito dopo la nascita, e il bambino deve essere tenuto sotto stretta osservazione. La risonanza magnetica della testa deve essere anche ripetuta a intervalli regolari, in modo che i medici possano vedere la progressione del danno cerebrale. Quando il cervello subisce una lesione a causa di mancanza di ossigeno e di encefalopatia ipossico ischemica, ad per esempio, ci può essere una progressione della lesione che causa la paralisi cerebrale. A volte, tuttavia, la lesione cerebrale non progredisce in paralisi cerebrale, ma il bambino subisce comunque ritardi dello sviluppo e difficoltà di apprendimento.

Se si sospetta una lesione cerebrale, indipendentemente da fatto che i segnali di lesioni cerebrali siano presenti, il bambino dovrebbe essere sottoposto a trattamento ipotermico (raffreddamento del cervello) non appena possibile. Studi scientifici rivelano che, quando un bambino subisce la riduzione dell’apporto di ossigeno tale da poter danneggiare il cervello, le probabilità di paralisi cerebrale sono ridotte quando il cervello del bambino stesso, poco dopo l’insulto, viene raffreddato per circa 72 ore. Per ottenere i risultati migliori, il trattamento ipotermico deve essere iniziato entro 6 ore dall’insulto causato dalla mancanza di ossigeno. Spesso, i bambini subiscono una riduzione dell’apporto di ossigeno durante il periodo del travaglio e del parto. In tal caso, la terapia dell’ipotermia deve essere iniziata subito dopo il parto. Certamente, i segni clinici della paralisi cerebrale si evolvono con l’evolversi e la maturazione del cervello e del sistema nervoso del bambino, motivo per cui è imperativo tenere il bambino sotto stretta osservazione e sottoporlo ad una serie di esami. E’ importante, pertanto, che tutti i bambini abbiano una storia clinica dettagliata e siano sottoposti ad un completo esame obiettivo. È particolarmente importante stabilire che la condizione sia non-progressiva (caratteristica della paralisi cerebrale) piuttosto che progressiva o degenerativa.

Quali tipi di ritardi e comportamenti anomali sono presenti nei neonati con paralisi cerebrale infantile?

I segnali di paralisi cerebrale compaiono tipicamente nei primi mesi di vita, anche se la condizione a volte non si nota fino a quando il bambino non raggiunge l’età di due anni o più. I bambini affetti da paralisi cerebrale hanno spesso ritardi nello sviluppo e sono quindi lenti a raggiungere i traguardi dello sviluppo. Un tono muscolare ridotti può rendere i bambini troppo rilassati o flosci (ipotonia), mentre l’aumento del tono muscolare (ipertonia) fa sembrare i bambini rigidi. In alcuni casi, i bambini possono essere ipotonici e progredire all’ ipertonia dopo i primi 2 – 3 mesi di vita. I neonati e i bambini con paralisi cerebrale possono avere una postura insolita o favorire un lato del loro corpo quando cercano di afferrare gli oggetti, di gattonare o comunque quando sono in movimento.

Qui di seguito sono elencati i segni e i comportamenti che possono far presumere la presenza di paralisi cerebrale nel bambino. La presenza di 3 o più segni / comportamenti anormali in un bambino di 8 mesi di età è altamente indicativa di paralisi cerebrale.

Sintomi di paralisi cerebrale nei neonati e nei bambini

  • Il neonato o il bambino è rigido e ha i riflessi tendinei e del clono aumentati, ossia contrazioni muscolari e rilassamenti involontari e ritmici.

  • I suoi riflessi primitivi, come quello della suzione, potrebbero essere asimmetrici o potrebbero continuare ben oltre l’età in cui dovrebbero smettere.

  • Le sue reazioni posturali potrebbero arrivare in ritardo. Le reazioni posturali sono le abilità motorie che si sviluppano durante il primo anno di vita e costituiscono la base di competenze funzionali motorie. Queste reazioni mantengono automaticamente il corpo in posizione verticale mediante variazioni di tono muscolare, in risposta alla posizione del corpo e delle sue parti.

  • La tonicità degli arti potrebbe essere normale o aumentata (muscoli tesi)

  • Ha delle anomalie nelle movenze della bocca e della lingua, ritira la lingua e la spinge, morde forte e non lascia la presa (morso tonico) una bocca eccessivamente sensitiva e smorfie frequenti

Sintomi di paralisi cerebrale nei neonati al di sotto dei 6 mesi

  • La testa rimane indietro rispetto al resto del corpo quando viene preso mentre giace sulla schiena. Tuttavia, un aumento del tono muscolare del collo potrebbe far sì che il controllo della testa sembri migliore di quanto non lo sia in realtà.

  • Il bambino hai i muscoli molto rigidi o flaccidi e tremori egli arti

  • Quando il bambino viene preso in braccio, irrigidisce, accavalla o incrocia le gambe

  • Il bambino è irritabile e ha difficoltà nel nutrirsi e nel dormire, rigurgita frequentemente ed è difficile prenderlo in braccio ed abbracciarlo, ha un’attenzione visiva povera e potrebbe essere troppo docile (il suo corpo non si irrigidisce in modo appropriato)

Sintomi di paralisi cerebrale nei neonati al di sopra dei 6 mesi

  • Il bambino non si rotola in entrambe le direzioni

  • Continua ad avere poco controllo della testa

  • Afferra con una sola mano tenendo l’altra stretta in un pugno

  • Tiene continuamente le mani strette in pugni

  • Non riesce a unire le mani

  • Non riesce a tirarsi su con le mani quando sta sdraiato di pancia

  • Ha difficoltà a portare le mani alla bocca

  • Il bambino è irritabile, rigurgita frequentemente ed è difficile prenderlo in braccio ed abbracciarlo, ha un’attenzione visiva povera ed il suo corpo non si irrigidisce in modo appropriato

Sintomi di paralisi cerebrale nei neonati al di sopra dei 10 mesi

  • Il bambino gattona in modo sbilenco, si spinge con una mano e una gamba e trascina glia altri due arti

  • Il bambino non riesce a sedersi da solo

  • Il bambino non riesce a tirarsi in piedi mentre si regge a un supporto

Categorie dello sviluppo

In genere, i problemi dei bambini che hanno la paralisi cerebrale possono essere raggruppati nelle seguenti 5 categorie dello sviluppo.

  1. Abilità motorie. Queste abilità consentono al bambino di raggiungere i principali traguardi dello sviluppo come il controllo della testa, il gattonare, stare seduti e iniziare a camminare. Qualora non vengano raggiunti questi traguardi, si deve procedere alla fisioterapia immediatamente al fine di rafforzare i muscoli, prevenire l’irrigidimento di alcuni muscoli e l’indebolimento e il sottosviluppo dei muscoli opposti, minimizzare i problemi ai legamenti e ai muscoli che possano provocare dolori e altre complicazioni ai legamenti e ai muscoli.

  2. Capacità motorie. Sono capacità che consentono al bambino di effettuare alcune attività come tenere un cucchiaio o una matita, manipolare oggetti piccoli e afferrare pezzetti di cibo tra il pollice e il dito. Esiste una terapia fisica specializzata su questo tipo di capacità.

  3. Capacità sensoriali. Queste abilità includono l’udito, la vista, il gusto, Il tatto e l’olfatto. Un bambino con paralisi cerebrale può avere difficoltà ad elaborare le informazioni da questi sensi, che si chiama disturbo di elaborazione sensoriale. Quando un bambino ha un disturbo di elaborazione sensoriale, potrebbe essere ipersensibile il che significa che non gradisce essere toccato o vestito, suoni lievi lo spaventano facilmente, e sembra incapace di tollerare un’illuminazione normale. D’altra parte, il bambino potrebbe essere iposensibile il che significa che il bambino sembra inquieto, cerca la stimolazione e non si spaventa o non risponde ai rumori forti.

  4. Capacità logopediche. La forza dei muscoli nella bocca e nella lingua sono necessari per controllare i suoni. Avere l’abilità di udire ed elaborare il suono è anche importate per lo sviluppo logopedico. Quando un bambino ha la paralisi cerebrale, potrebbero mancare queste capacità che ritarderanno la sua abilità nel parlare. Dalla nascita fino ai 5 mesi di età, un bambino che si sta sviluppando normalmente reagisce ai suoni forti, gira la testa verso una sorgente sonora, guarda il volto della persona che parla, emette suoni di piacere e dispiacere (risata, risatina, pianto, brontolio), e fa rumore quando gli si parla.

  5. Sviluppo sociale e emotivo. Questi traguardi sono più difficili da identificare dei segali che riguardano lo sviluppo fisico. Dalla nascita al raggiungimento di un anno di età, un bambino che ha difficoltà a elaborare input sensoriali o che ha limitata abilità motoria a causa di lesioni al cervello potrebbe mostrare ritardi nelle seguenti aree:

  • Piangere per esprimere angoscia o per attirare l’attenzione

  • Sorridere in modo significativo ad alcune persone, come ad esempio alla mamma

  • Fissare lo sguardo su un volto

  • Ridere o emettere suoni per attirare l’attenzione

  • Giocare

  • Rispondere al proprio nome

  • Sviluppare ansietà nei confronti di persone sconosciute

Assistenza legale per i bambini con paralisi cerebrale

La paralisi cerebrale infantile può essere causata da diversi tipi di lesioni o insulti al cervello La mancanza di ossigeno, l’encefalopatia ipossico ischemica, l’ emorragia cerebrale, le infezioni nella mamma che provocano infezione nel cervello del bambino (corioamniotite, streptococco del gruppo B, infezioni del tratto urinario, vaginosi batterica, virus dell’herpes simplex), la meningite e il kernittero possono tutte provocare paralisi cerebrale. Se hai dubbi sullo sviluppo del tuo bambino, dovresti consultare un pediatra o altri medici specialisti appena possibile. Se ritieni che la paralisi cerebrale del tuo bambino sia dovuta ad un errore medico, dovresti contattare un avvocato specializzato in lesioni da parto La paralisi cerebrale causata da errore medico, a causa della complessa natura del disturbo e della prova ricavabile dalle cartelle cliniche, è una area del diritto molto difficile.

Avvocati per paralisi cerebrale infantile causata da malasanità

Se al tuo bambino è stata diagnosticata una paralisi cerebrale oppure se ritieni che il tuo bambino possa avere i sintomi della paralisi cerebrale, contatta lo studio legale GRDLEX oggi stesso per una consulenza gratuita. I nostri avvocati specializzati in lesioni perinatali, con l’assistenza dei medici specialisti del nostro staff (ginecologo, neonatologo e neuropsichiatra infantile) possono stabilire se la paralisi cerebrale diagnosticata al tuo bambino sia la conseguenza della negligenza o imperizia del medico o della struttura ospedaliera e aiutarti a ottenere il risarcimento per i danni patrimoniali e non patrimoniali, necessario per garantire tutte le cure di cui il tuo bambino avrà bisogno nel corso della sua vita.
La procedura non ha alcun costo iniziale e pagherai solo a risarcimento ottenuto.

Ottieni consulenza gratuita

Il tuo nome e cognome (richiesto)

Il tuo numero di telefono (richiesto)

La tua email

Sintesi della vicenda e danno subito

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Privacy Policy e Terms of Service di Google.

Siamo specializzati in risarcimenti per danni da parto

Ti assistiamo in ogni fase della procedura
Il pagamento? Soltanto a risarcimento ottenuto

TORNA SU