Rizotomia selettiva dorsale per PCI

I risultati ottenuti grazie ad una campagna di donazioni in favore di un bambino britannico con paralisi cerebrale hanno messo in luce un intervento chirurgico che sembra possa aiutare i bambini spastici (con spasticità dovuta a paralisi cerebrale) a camminare. In particolare, quando questo intervento chirurgico, chiamato Rizotomia Selettiva Dorsale, viene abbinato alla fisioterapia, studi scientifici hanno dimostrato una riduzione della spasticità e un miglioramento nella funzione motoria.

Il bambino, Joseph Hill, era totalmente dipendente dalla sedia a rotelle e dal deambulatore a causa della diplegia spastica (una forma tipica di paralisi cerebrale che colpisce entrambe le gambe) di cui è affetto sin dalla nascita. Quando Jospeh ha saputo che erano stati raccolti abbastanza fondi per pagare l’intervento è stato felicissimo. La sig.ra Hill, la mamma di Joseph, ha riferito ai giornalisti che Joseph non vedeva l’ora di sottoporsi all’intervento per poi giocare a pallone con i suoi amici.

Rizotomia selettiva dorsale

La rizotomia selettiva dorsale è una procedura neurochirurgica che recide selettivamente le terminazioni dei nervi nella spina dorsale, prevalentemente usata per trattare condizioni neuro-muscolari come la diplegia spastica e altre forme di spasticità da paralisi cerebrale. Durante l’intervento vengono aperte le vertebre inferiori per avere accesso al midollo spinale (contienente i neuroni chetrasmettono i messaggi dal Rizothomiacervello a la varie parti del corpo). Attraverso la stimolazione elettrica vengono quindi identificati e separati i nervi sensoriali da quelli motori. Questa procedura prosegue fino a quando non siano stati identificati i nervi e le radici dei nervi specifici che interessano i muscoli spastici e che vengono poi recisi. L’intervento si esegue in anestesia generale, e, a causa della ridotta dimensione dei nervi e delle radici, che richiede una precisione molto accurata, può durare molte ore.

Dopo l’intervento, sono necessari molti mesi di fisioterapia al fine di per riallenare le gambe. In genere, la fisioterapia dopo la rizotomia selettiva dorsale si fa 5 volte a settimana per un periodo di due anni. Studi scientifici hanno dimostrato che la rizotomia selettiva dorsale seguita dalla fisioterapia è notevolmente più efficace della sola fisioterapia. La spasticità viene notevolmente ridotta e vi è un miglioramento misurato dalla Gross Motor Function Measure (GMFM,) ossia una scala destinata alla valutazione della funzione grosso motoria in bambini con paralisi cerebrale sulla base di movimenti eseguiti dai bambini stessi (in particolare il sedersi, il camminare e la motilità a ruote). La spasticità, la gamma di movimento, e la forza muscolare funzionale migliorano nell’arco di cinque anni o più dopo l’intervento chirurgico.I pazienti che hanno avuto l’intervento di solito mostrano un miglioramento continuo sianell’allineamento enella stabilità posturale, che un aumento della capacità di eseguire movimenti di transizione difficili. Si verificano anche miglioramenti a lungo termine delle anomalie della deambulazione.

Lesioni da parto, encefalopatia ipossico ischemica e paralisi cerebrale

Joseph ha subito una lesione nel grembo della madre a 34 settimane di gestazione. La sig.ra Hill si è recata in ospedale quando ha realizzato che il bambino non si muoveva più. Joseph è nato immediatamente tramite un cesareo di emergenza. A sei settimane dal parto i Sigg.ri Hill sono stati informati del fatto che Joseph aveva subito lesioni encefaliche a causa di una interruzione del flusso di ossigeno al cervello durante la nascita. Successivamente gli è stata diagnosticata la diplegia spastica. La paralisi cerebrale è una lesione che provoca problemi motori e di equilibrio a causa di una lesione al cervello che si verifica durante lo sviluppo del cervello, più o meno alla nascita. A volte la paralisi cerebrale viene riconosciuta poco dopo la il parto, ma in altri bambini potrebbe essere riconosciuta solo molti anni dopo. I neonati con paralisi cerebrale si rotolano, gattonano e camminano più tardi rispetto agli altri bambini e hanno più difficoltà a mantenere la testa dritta. La paralisi cerebrale che viene riconosciuta più in là è caratterizzata da un tono muscolare anormale, riflessi e coordinazione motoria poveri, spasticità muscolare, spasmi e altri movimenti involontari, una camminata instabile, problemi di equilibrio e camminata a forbice. I sintomi della paralisi cerebrale durano tutta la vita ma non peggiorano col tempo. La paralisi cerebrale può essere causata da un’infezione che arriva al cervello del neonato, da traumi durante il parto, emorragie cerebrali ed encefalopatia ipossico ischemica. L’encefalopatia ipossico ischemica è una lesione all’encefalo che si verifica a causa di una mancanza di sangue ossigenato nell’encefalo stesso causata da un flusso sanguigno ridotto o una diminuzione dell’ossigeno nel corpo del neonato. Joseph ha contratto l’encefalopatia ipossico ischemica a causa di qualcosa che è successo più o meno al momento della nascita.

Le cause dell'encefalopatia ipossico ischemica

Qui sotto sono elencati alcune delle cause dell’encefalopatia ipossico ischemica.

  • Problemi al cordone ombelicale come prolasso del cordone ombelicale o cordone ombelicale avvolto intorno al collo
  • Rottura dell’utero
  • Iper-stimolazione dell’utero. Può essere provocata da un uso improprio della Pitocina o del Cytotec che sono farmaci per il parto indotto
  • Il distacco della placenta
  • Insufficienza utero-placentare. Qualsiasi cosa possa provocare un flusso sanguigno insufficiente alla placenta durante la gravidanza e che, di conseguenza, provochi una privazione di ossigeno al bambino. Questa condizione si può verificare quando la placenta è troppo sottile o vi siano problemi con i vasi sanguigni e i capillari nella placenta.
  • Polidramnio (quantità eccessiva di liquido amniotico). Quando vi è troppo liquido amniotico, c’è il rischio di prolasso del cordone ombelicale, distacco della placenta e parto prematuro, tutte condizioni che possono provocare una mancanza di ossigeno nel bambino.
  • Oligoidramnio (liquido amniotico insufficiente). L’oligoidramnio può provocare la compressione del cordone ombelicale ed è associata a restrizione della crescita fetale, sindrome da aspirazione del meconio, preeclampsia(gestosi) e distacco della placenta, tutte condizioni che possono provocare una mancanza di ossigeno.
  • Sproporzione cefalo pelvica. (Discordanza fra le dimensioni del bambino e del bacino della mamma). Se la testa o il corpo del bambino è troppo grande per passare nel canale del parto (cosa che può verificarsi anche con lamacrosomia), il bambino è a rischio di parto prolungato, situazione che può causare traumi, emorragie eprolasso e compressione del cordone ombelicale.
  • Presentazione podalica. Se i piedi o le natiche sono posizionate in modo da uscire per primi dal canale del parto, possono verificarsi gravi complicazioni come prolasso del cordone ombelicale, cordone ombelicale avvolto intorno al collo, traumi al cranio e emorragie cerebrali.
  • Prolungamento o arresto del travaglio. Quando il travaglio è prolungato o non progredisce, si verifica la sofferenza fetale. In questa situazione aumenta il rischio di dover ricorrere all’uso di strumenti per indurre il parto, come il forcipe e la ventosa ostetrica, che possono causare traumi al cranio del neonato e conseguentiemorragie.

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