Il cesareo programmato alla 39ma settimana riduce il rischio di danni al neonato

Il travaglio ed il parto sono processi difficili che comportano rischi sia per la madre che per il bambino. A causa della delicatezza delle procedure coinvolte e della fragilità che caratterizza il feto, è fondamentale che i medici facciano tutto il possibile per garantire un parto sicuro. Uno studi scientifico condotto dal Dr. Gary D.V. Hankins (Professore e Preside di Ostetricia e Ginecologia e Capo della Divisione di Medicina Materno-Fetale presso il Center for Interdisciplinary Research in Women’s Health dell'UTMB) fornisce informazioni su come il parto cesareo possa ridurre il tasso di lesioni alla nascita, tra cui distocia di spalla, trauma fetale ed encefalopatia neonatale.

Informazioni generali

Il National Vital Statistics Report, un rapporto generato negli Stati Uniti dal Centers for Disease Control and Prevention (una struttura simile all'Istituto Superiore di Sanità Italiano), afferma che oltre il 70% dei parti negli Stati Uniti avviene a 39 settimane di gestazione o dopo. Considerato che circa 4 milioni di parti avvengono ogni anno negli Stati Uniti, ciò significa che ci sono circa 3 milioni di gravidanze in cui le donne potrebbero scegliere di ottenere un taglio cesareo (sempre che la loro storia e la loro condizione medica lo consenta). Esercitare questa scelta può fare una grande differenza in termini di riduzione del rischio di danni da parto in alcuni casi specifici.

Nello svolgimento dello studio predetto i ricercatori hanno condotto un'analisi di pubblicazioni scientifiche pubblicate nell'arco di un decennio individuate parole chiave comuni relative a lesioni alla nascita e traumi alla nascita (più di 2.100 pubblicazioni). Hanno quindi hanno selezionato gli articoli più rilevanti e recenti e quelli che avevano una particolare importanza scientifica. Hanno quindi analizzato i dati ottenuti per determinare l'impatto del taglio cesareo sull'incidenza relativa di alcune lesioni fetali e di eventi avversi sulla salute.

I risultati

Le scoperte della ricerca si sono concentrate su quattro aree principali:

  • Distocia di spalla
    • I ricercatori hanno scoperto che esistevano rischi diversi di lesione del plesso brachiale tra parto vaginale (0,047-0,6%) e cesareo (0,0042-0,095%). Hanno stimato che l'intervallo di nascite in cui il trauma del plesso brachiale permanente può essere evitato è compreso tra 1 su 5.000 e 1 su 10.000. Ciò significa che il parto cesareo a 39 settimane riduce il rischio di danni permanenti dovuti a distocia di spalla.
  • Trauma alla nascita
    • Il tasso di traumi fetali varia da 0,2 a 1 a 2 casi ogni 1000 nascite. Queste percentuali aumentano in modo sostanziale se gli strumenti utilizzati per assistere il processo del travaglio vengono utilizzati uno dopo l'altro (ad esempio, se l'uso della ventosa ostetrica è seguito da quello del forcipe o viceversa). La ricerca ha rilevato che le probabilità che si verifichi una lesione fetale significativa sono molto più elevate in caso di parto vaginale (in particolare di parto vaginale assistito) che in caso di parto cesareo in una madre che non è in travaglio a 39 settimane, o di parto cesareo eseguito poco dopo che la gestante abbia iniziato il travaglio prima del previsto.
  • Encefalopatia neonatale (encefalopatia ipossico-ischemica)
    • Statisticamente, l'encefalopatia neonatale da moderata a severa si verifica in 3,8 casi su 1000 nati vivi a termine. Tra il 4% e il 10% dei casi, ciò si verifica esclusivamente a causa dell'ipossia intrapartum (privazione dell'ossigeno fetale che si verifica durante il travaglio), ma i calcoli mostrano che fino a un massimo di ¼ di casi di encefalopatia neonatale si verificano a causa dell'interazione tra fattori di rischio pre-parto e ipossia intrapartum. In effetti, il numero di casi di encefalopatia neonatale da moderata a severa è sceso dell'83% per le donne che non in travaglio sottoposte a taglio cesareo.
    • Negli Stati Uniti, l'encefalopatia neonatale da moderata a grave ha una prevalenza dello 0,38%, o circa 11 400 casi in totale. Comparativamente,il numero di casi di encefalopatia in donne sottoposte a taglio cesareo era di soli 1.938 casi. Ciò significa che, negli Stati Uniti, è possibile prevenire annualmente 9.462 casi di encefalopatia da moderata a severa mediante il cesareo programmato..
  • Morte fetale intrauterina
    • I ricercatori hanno rilevato che circa il 5% delle morti fetali si verificano nelle settimana di gestazione tra la 23ma e la 40ma. Tra 33 e 39 settimane, il tasso è di 0,6 nati morti per 1000 nati vivi, ma aumenta drammaticamente dopo le 39 settimane (1,6 nati morti ogni 1000 nati vivi). Tra la 37ma e la 41ma settimana il tasso aumenta ulteriormente ed in maniera progressiva settimana per settimana. Complessivamente, si stima che il parto a 39 settimane tramite taglio cesareo possa prevenire 2 decessi fetali ogni 1000 nati vivi. Nel corso di un anno, ciò significa che ciò impedirebbe fino a 6.000 nati morti all'anno.

Considerazioni conclusive

Lo studio in esame ha dimostrato che l'83% dei casi di encefalopatia neonatale da moderata a grave (encefalopatia ipossico-ischemica) potrebbe essere evitato e che il parto cesareo a 39 settimane è uno strumento utile per ridurre il rischio di lesioni alla nascita.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17

Importante: le informazioni contenute nel presente articolo non costituiscono e non devono essere interpretate in alcun modo come consulenza medica. Se hai domande sull'argomento, consulta un medico.

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