Tipi di danni da parto

I danni da parto sono una vasta categoria di infortuni che si verifica durante il travaglio e parto (compresi i traumi e le lesioni da privazione di ossigeno). La gravità del danno da parto può variare da innocuo a grave

Danni-da-parto

Danni da parto: conseguenze e prevenzione

Molti danni da parto provocano disabilità fisica o motoria o entrambe. In molti casi, i medici possono evitare di causare danni da parto seguendo correttamente i protocolli, monitorando correttamente lo stato di salute della madre e del feto ed affrontando prontamente eventuali problemi che si presentino durante la gravidanza, il travaglio e il parto.
Alcuni danni sono evidenti immediatamente dopo la nascita. I sintomi e segni tipici del danno cerebrale perinatale includono:

  • colore bluastro o pallido del bambino;
  • pulsazioni basse o necessità di rianimazione del neonato;
  • fiacchezza o letargia del neonato; disinteresse o difficoltà a nutrirsi;
  • inusuali movimenti del viso, delle braccia e delle gambe (convulsioni);
  • movimenti in un solo lato del corpo;
  • basso indice APGAR ad un minuto e più dalla nascita.

Spesso il danno cerebrale non è identificato per anni fino a quando non ci si rende conto che il bambino non è riuscito a raggiungere le tappe essenziali dello sviluppo o sino a quando, durante il periodo scolastico, le difficoltà di apprendimento diventano evidenti.

Tipi di danni da parto

In questa sezione, tratteremo brevemente tre dei gruppi più comuni di danno da parto: i danni causati da mancanza di ossigeno nel feto, i danni causati da trauma e i danni causati da prematurità.

1. Encefalopatia (HIE) Ipossico-Ischemica
L'encefalopatia ipossico-ischemica è un pericoloso danno al cervello del neonato che si verifica a causa della diminuzione o della mancanza del necessario apporto di ossigeno nel feto o nel neonato nel periodo intorno al parto. Nella sua drammaticità, l'encefalopatia ipossico-ischemica è una lesione evitabile, spesso causata da errori nella diagnosi o nel trattamento della sofferenza fetale. Quando un bambino è affetto da carenza di ossigeno, è fondamentale che i sanitari che assistono al parto prendano rapide contromisure come, ad esempio, l'esecuzione del parto cesareo d'urgenza.
Le seguenti emergenze ostetriche sono alcuni esempi di situazioni che possono causare l'encefalopatia ipossico-ischemica:

  • Compressione midollare o prolasso del cordone ombelicale (il sangue e l'ossigeno al bambino sono diminuiti o tagliati)
  • Rottura dell'utero
  • Distacco di placenta (la placenta si separa dalla parete uterina)

2. Lesioni da parto traumatico
I danni da parto causati da trauma sono lesioni che il bambino subisce durante il parto a causa di forze meccaniche, come la compressione o la trazione. Le zone più comunemente interessate da lesioni da traumi durante il parto sono il cervello, la colonna vertebrale, i nervi e le ossa. Le dimensioni del feto (es: macrosomia), la posizione (es: presentazione podalica), e fragilità neurologiche possono complicare il processo del parto e, se non trattate dai sanitari in modo appropriato, possono causare danni da parto.
Alcuni tipi di danni da trauma nel parto sono i seguenti:
Emorragie intracraniche.. Sono raccolte di sangue che si verificano all'interno cranio o del cervello del bambino. Esistono diversi tipi di emorragie intracraniche:

  • Emorragia cerebrale (forma di ictus in cui il sanguinamento si verifica all'interno del cervello stesso)
  • Emorragia subaracnoidea (sanguinamento all'interno delle due membrane che coprono il cervello)
  • Emorragia intraventricolare (sanguinamento nel sistema ventricolare del cervello, dove si produce il liquido spinale)
  • Emorragia subdurale o ematoma subdurale (rottura di vasi sanguigni nella zona compresa tra la superficie del cervello e il sottile strato di tessuto che separa il cervello dal cranio)
  • Cefaloematoma (sanguinamento che si verifica tra il cranio e la sua copertura)

Paralisi ostetrica (lesione del plesso brachiale). È una condizione derivante da lesioni ai nervi del plesso brachiale (nella zona del collo) ed è spesso il risultato de un eccessiva trazione esercitata dal ginecologo sulla testa del bambino quando quest'ultimo è bloccato nel canale del parto.

Fratture al neonato : possono verificarsi a causa di errori nel diagnosticare fattori di rischio presenti nella mamma e/o nel feto o dell'applicazione di forza eccessiva durante il parto.

Lesioni alla spina dorsale e ai nervi cranici: sebbene le lesioni al midollo spinale non siano comuni durante la nascita, c'è un rischio maggiore durante le nascite più complicate. Il parto podalico e il posizionamento di faccia del bambino durante il parto sono solo alcuni dei fattori di rischio di lesione alla nascita.

3. Lesioni da parto prematuro
I sanitari che assistono la gestante sono tenuti a diagnosticare il parto pretermine e a seguire gli standards previsti dai protocolli medici al fine di evitarlo, se possibile, o di minimizzare i danni ad esso associati (paralisi cerebrale infantile, leucomalacia periventicolare, retinopatia del prematuro ed altri). La condotta medica in caso di parto pretermine può quindi includere la somministrazione di farmaci per fermare le contrazioni, maturare i polmoni del bambino e prevenirne le infezioni e, talvolta, il cerchiaggio della cervice (collo dell'utero) al fine di evitare il parto.

Di seguito si elencano alcune cause comuni di prematurità:

  • Cervice incompetente o indebolita (pressione dal peso del bambino fa sì che il collo dell'utero si inizi ad aprire prima che il bambino sia pronto per nascere).
  • Alcune infezioni, se non trattata nella madre, possono essere trasmesse al bambino attraverso il canale del parto. Sepsi, meningite ed encefalite sono le più gravi e possono provocare danni permanenti al cervello.

4. Morte del neonato
La nascita di un bambino è solitamente un evento gioioso. Tuttavia, a volte, danni da parto o errori medici possono provocare la morte del bambino prima o subito dopo la nascita. Gli incidenti che comportano la morte del neonato sono, a volte, evitabili e causati da azioni improprie commesse da medici e/o infermieri negligenti e /o da ospedali mal gestiti.

Trattamenti per danni da parto

Il danno da parto, se grave, può causare una disabilità permanente. Ad esempio, un bambino affetto da paralisi cerebrale può richiedere diversi tipi di trattamenti e terapie durante tutto il corso della sua vita. Allo stesso modo, un bambino affetto da encefalopatia ipossico-ischemica (mancanza di ossigeno) durante il parto può richiedere ipotermia (raffreddamento) e trattamenti per ridurre al minimo i danni al cervello.
Qui di seguito sono elencati alcuni dei più comuni trattamenti per le lesioni da parto:

  • Ipotermia (raffreddamento del cervello)
  • Terapia fisica
  • Terapia occupazionale
  • Logoterapia
  • Botox (tossina botulinica)
  • Chirurgia

Malasanità e danni da parto

Quando si verificano complicazioni durante il parto, è responsabilità degli ostetrici, ginecologi, infermieri o altri sanitari di agire rapidamente e in modo appropriato per ridurre al minimo i rischi per la madre e il bambino. In caso contrario si può parlare di malasanità. Alcuni esempi di malasanità nel parto sono:

  • incapacità di identificare e pianificare le nascite complicate come un bambino più grande;
  • incapacità di diagnosticare e trattare complicanze precedenti al parto, come placenta previa o infezioni della gestante;
  • mancato riconoscimento di complicanze riguardanti il cordone ombelicale;
  • mancata esecuzione tempestiva del taglio cesareo d'urgenza, quando questo sia necessario
  • incapacità di identificare e trattare adeguatamente la sofferenza fetale (tracciato non-rassicurante o patologico);
  • non aver diagnosticato e / o tentato di interrompere la nascita pretermine;
  • errori terapeutici;
  • uso improprio di strumenti per il parto operativo (forcipe, ventosa ostetrica).

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GRDLEX è uno studio legale con oltre esperienza pluriennale nell'assistenza a famiglie di bambini disabili in conseguenza di errori medici durante il parto. Se la sede centrale dello studio ha sede a Roma, i nostri avvocati seguono casi in tutto il territorio nazionale. Molte delle nostre richieste di risarcimento sono effettuate nei confronti di ospedali aventi sede nel Lazio, in Lobardia, in Campania, in Puglia, in Sicilia e in altre regioni.

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Il nostro studio incassa il proprio compenso in base al risultato. In altri termini, il compenso non dovrà essere versato fino all'ottenimento del risarcimento.

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