L’anemia (basso numero di globuli rossi) può essere causata anche dalla carenza da acido folico, una vitamina del gruppo B fondamentale per la formazione dei globuli rossi. L’acido folico è essenziale soprattutto nelle donne in gravidanza poiché una sua mancanza può causare diabete gestazionale e difetti congeniti, anche gravi, nel nascituro, spina bifida e anencefalia incluse. L’assunzione di acido folico continua e regolare della futura madre, sia prima che durante la gravidanza, previene danni gravi nel feto e nel neonato.
La mancata chiusura del tubo neurale anteriore, che generalmente avviene entro la 4a settimana di gravidanza, può causare nel nascituro difetti congeniti importanti, anencefalia inclusa. Questa grave patologia è quasi sempre fatale per il feto e può provocare anche aborto spontaneo e natimortalità. Le cause dell'anencefalia sono del tutto sconosciute; in alcuni casi si ritiene sia correlata ad anomalie genetiche o cromosomiche o che alcuni fattori ambientali possano avere un ruolo; a oggi l’unico fattore di rischio certamente correlato all’anencefalia è la carenza nella madre di acido folico durante le prime fasi della gravidanza. Nel neonato l’anencefalia è facilmente diagnosticabile; in gravidanza, invece, sono necessari numeri esami ematici e strumentali. Per ridurre il rischio di anencefalia è opportuno che la madre assuma integratori vitaminici che forniscano il giusto apporto di acido folico, soprattutto prima e durante le fasi iniziali della gravidanza.
In caso di sospetta lesione cerebrale nel neonato, l’esecuzione di scansioni cerebrali è fondamentale per una tempestiva diagnosi e un opportuno trattamento. Spesso per caratterizzare con precisione un danno cerebrale subito alla nascita è necessario eseguire più di una scansione poiché la lesione può evolvere nel tempo con gravi conseguenze nel bambino. La risonanza magnetica è generalmente lo strumento diagnostico più valido per valutare l'entità del danno cerebrale della sostanza bianca mentre l’ecografia cerebrale permette di diagnosticare con tempestività le emorragie cerebrali.