Emorragia subgaleale del neonato

Il bambino in cui l’emorragia subgaleale non venga gestita correttamente è soggetto al rischio di morte da shock ipovolemico o da lesioni da encefalopatia neonatale e convulsioni

I genitori a cui venga comunicato che il loro bambino appena nato è affetto da una lesione cerebrale hanno la necessità che i medici diano la risposta ad una serie di interrogativi. I genitori si chiedono che cosa abbia causato il danno cerebrale, come la lesione possa essere gestita, e quali conseguenze permanenti potrà avere il piccolo a causa del danno cerebrale. Le cause di danno cerebrale nel bambino sono molte. Le cause più comuni di danno cerebrale neonatale sono le seguenti:

  • mancanza di ossigeno nel cervello del bambino verificatasi durante o in prossimità del del parto,
  • infezione materna che si trasmette dalla madre al bambino durante la nascita
  • sanguinamento cerebrale causato da diminuzione di ossigeno ed i traumi alla testa
  • encefalopatia ipossico-ischemica: una lesione cerebrale causata da una mancanza di ossigeno al cervello e/o da una diminuzione del flusso di sangue al cervello stesso.

L’ encefalopatia ipossico-ischemica, le infezioni e le emorragie cerebrali possono causare condizioni come la leucomalacia periventricolare (di solito diagnosticata in neonati prematuri), disturbi convulsiviparalisi cerebrale infantileidrocefalo, ritardo cognitivo e dello sviluppo.

Cos'è l'emorragia subgaleale? Come può essere diagnosticata?

Uno dei più gravi tipi di emorragia cerebrale in un bambino è l’emorragia subgaleale. L’emorragia subgaleale una emorragia extracranica, ciò significa che si verifica al di fuori del cranio del bambino. L'emorragia subgaleale è causata generalmente dall’uso erroneo della ventosa ostetrica durante il parto. La ventosa applicata alla testa del bambino può rompere una vena, provocando una perdita di sangue nello spazio subgaleale, cioè lo spazio tra il cuoio capelluto e il cranio. Tale tipo di emorragia è pericoloso per la vita del piccolo, perché nello spazio subgaleale può essere perso quasi la metà del volume di sangue totale del bambino. Circa il 90% di tutte le emorragie subgaleali sono causate dall’estrazione del feto attraverso ventosa ostetrica, ma anche altri eventi traumatici, compreso l’uso del forcipe durante il travaglio e il parto, possono causare il tipo di emorragia sopra descritto.

Lesioni-causate-da-ventosa-ostetricaLa ventosa ostetrica è un dispositivo di estrazione del piccolo particolarmente rischioso. Traumi alla testa e sanguinamenti cerebrali si verificano quando il medico applica la ventosa sulla parte sbagliata della testa del bambino, si esercita una eccessiva forza di trazione, si mantiene la ventosa sulla testa del bambino per troppo tempo, o si fanno troppi tentativi di utilizzo della ventosa. La ventosa è in genere utilizzata per accelerare la nascita, ma spesso questo strumento non aiuta in maniera risolutiva il parto vaginale e il medico si trova costretto a passare, ormai tardivamente, al parto cesareo. In realtà le ventose ostetriche sono pericolose, ed è inoltre pericoloso per il bambino avere un travaglio ed un parto prolungato a causa di un uso improprio della ventosa.

Quando il bambino ha un emorragia subgaleale, è evidente del gonfiore sulla testa che può spostarsi quando il bambino si muove. Tanto più il dissanguamento continua, tanto più il gonfiore si espande. I bambini che presentano questo tipo di emorragia hanno in genere una elevata frequenza cardiaca e la pelle pallida a causa della perdita di sangue. Mano mano che la perdita di sangue aumenta, si evidenzia un marcato abbassamento della pressione. In generale, i bambini colpiti da un qualsiasi tipo di emorragia cerebrale sono letargici, hanno difficoltà di alimentazione e possono avere crisi epilettiche e periodi in cui smettono di respirare (apnea). L’emorragia subgaleale deve essere rapidamente diagnosticata e trattata. I bambini possono subire fasi di shock quando è in corso questo tipo di emorragia. I bambini nati per mezzo di ventosa ostetrica o che si sospetta abbiano un’emorragia subgaleale devono essere monitorati costantemente, anche con frequenti check up dei segnali vitali (almeno ogni ora), monitoraggio continuo del numero dei globuli rossi (ematocrito), della coagulazione (coagulazione del sangue), studi e misurazioni frequenti della dimensioni della testa. Le immagini della testa, ottenute sia con le TAC o con la RM, vengono utilizzate al fine diagnosticare definitivamente l’emorragia subgaleale e distinguere le diverse condizioni mediche del cranio. Naturalmente, l’equipe medica non deve attendere le indagini effettuate sulla testa del piccolo al fine di iniziare la gestione dell’emorragia.

Come deve essere gestita l'emorragia subgaleale del neonato?

ll trattamento dell’emorragia subgaleale prevede la somministrazione di emoderivati per evitare al piccolo lo shock causato dalla pressione sanguigna troppo bassa (shock ipovolemico). I prodotti emoderivati comprendono globuli rossi imballati e plasma fresco congelato. Anche la soluzione salina viene di solito somministrata per il trattamento di problemi legati al sanguinamento in corso e alla coagulazione. La compressione del cervello è rara, ma se tale complicazione si verifica, può essere necessaria la chirurgia al fine di eliminare l’accumulo di sangue nello spazio subgaleale. Alcuni esperti hanno raccomandato di avvolgere la parte della testa interessata, ma la zona è difficile da avvolgere se non con un cappuccio che viene fissato sotto il mento e l’avvolgimento è svantaggioso se c’è anche un edema cerebrale (accumulo di liquidi).

Quali conseguenze permanenti può subire il bambino affetto da emorragia subgaleale?

l bambino in cui l’emorragia subgaleale non venga gestita correttamente è soggetto al rischio di morte da shock ipovolemico o da lesioni da encefalopatia neonatale e convulsioni.  Le crisi epilettiche possono causare ulteriori danni al cervello, quindi devono essere prontamente diagnosticate e trattate.

Se l’emorragia subgaleale o altre gravi raccolte di sangue nel cervello non sono gestite correttamente, il bambino può subire danni permanenti al cervello causati dai numerosi processi chimici nocivi conseguenti all'emorragia cerebrale. L’encefalopatia ipossico ischemica (HIE), la leucomalacia periventricolare (LPV) e altre lesioni cerebrali derivanti da sanguinamento nel cervello possono causare al bambino danni cerebrali permanenti e altre condizioni croniche, come la paralisi cerebrale, l’idrocefalia, i disturbi convulsivi, la disabilità intellettiva e i ritardi nello sviluppo.

I bambini che hanno emorragie subgaleali rischiano anche di avere livelli di bilirubina troppo elevati. Alti valori di bilirubina provocano l’ittero. Quando i livelli di bilirubina nel sangue diventano troppo elevati, il bambino corre il rischio che la birilubina stessa entri nel tessuto cerebrale e causi una forma permanente di danno cerebrale chiamato kernicterus, che spesso porta a paralisi cerebrale infantile. La bilirubina, poiché tossica per il tessuto cerebrale, deve essere attentamente monitorata in tutti i bambini, in particolare in quelli affetti da emorragie cerebrali.

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