Perché i bambini con disabilità sono soggetti a problemi di salute orale?

Una paralisi cerebrale infantile è immediatamente riconoscibile dagli effetti osservabili sugli arti, ma in molti casi sono interessati anche i muscoli della bocca, del collo, dell'esofago e di altre parti dell'apparato digerente.

Le problematiche associate all’alimentazione e alla digestione riscontrate nei bambini con paralisi cerebrale sono:

  • Disfagia: difficoltà nella deglutizione, il cibo tende a rimanere in bocca più a lungo del solito e può causare aspirazione polmonare.
  • Salivazione: esistono due tipi principali di salivazione, anteriore e posteriore. La salivazione anteriore comporta perdita di saliva dalla bocca e può causare problemi dentali come le infezioni peri-orali. La salivazione posteriore si ha quando la saliva si riversa oltre la lingua e scorre via attraverso l’istmo delle fauci.
  • Aspirazione polmonare: i bambini con disfagia o reflusso gastroesofageo rischiano di aspirare saliva nei polmoni; questo può portare a tosse cronica, difficoltà respiratorie durante il sonno, infezioni batteriche lungo il tratto respiratorio, gravi danni polmonari (che spesso avvengono senza sintomi evidenti come la tosse o soffocamento) e altre problematiche.
  • Malnutrimento: problemi di alimentazione come quelli causati dalla disfagia possono portare a un apporto nutrizionale inadeguato. Circa un terzo dei bambini con paralisi cerebrale sono denutriti; questo è particolarmente pericoloso per coloro che hanno disturbi cognitivi poiché potrebbero essere incapaci di comunicare di essere affamati, sazi o provare dolore.
  • Problemi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo: il reflusso si osserva quando un muscolo alla base dell’esofago non si chiude nel modo appropriato determinando così la risalita nell’esofago dei contenuti acidi dello stomaco e causando irritazione.
  • Stitichezza: la costipazione riguarda più della metà dei bambini con paralisi cerebrale generalizzata e spesso è un problema poco considerato. In alcuni casi questo problema può essere risolto con una dieta mirata (aumento di liquidi e fibre) e con l’utilizzo di supposte. A volte, però, alcuni bambini possono necessitare di interventi chirurgici gastrointestinali

Interventi chirurgici comuni nella gestione dei problemi gastrointestinali

  • Tubo nasogastrico: utilizzato per brevi periodi per veicolare il cibo direttamente nello stomaco
  • Tubo di alimentazione della Gastrostomia: posizionato nello stomaco tramite una incisione nell’addome. Permette l’entrata del cibo direttamente nello stomaco senza dover interrompere l’alimentazione via bocca.
  • Fundoplicazione: posizionamento di una valvola nella parte superiore dello stomaco per prevenire il riflusso, ridurre il vomito ricorrente e infezioni toraciche.
  • Ricollocazione del dotto sottomandibolare per ridurre la salivazione: utilizzato in situazione in cui i supporti adattivi, i farmaci o le terapie non sono efficaci
  • Aumento vescicale: permette di ridurre l’incontinenza urinaria nelle persone con bassa capacità vescicale o altre disfunzioni legate alla vescica.

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