Come vanno trattati i problemi respiratori e di sviluppo dei polmoni nel prematuro?

Il parto prematuro comporta molti rischi per il bambino. Quando il bambino nasce prematuramente, i suoi polmoni ed altri organi del suo corpo non sono completamente sviluppati. Questa situazione aumenta in modo significativo il rischio che il piccolo possa sviluppare infezioni, sepsi, insufficienza respiratoria ed encefalopatia ipossico ischemica (HIE), la quale può a sua volta causare emorragie intraventricolare (IVH), emorragie cerebrali e leucomalacia periventricolare (PVL). Queste lesioni alla nascita possono generare a loro volta altri gravi problemi, come paralisi cerebrale infantile, disturbi convulsivi, meningite, disabilità intellettiva, ritardo nello sviluppo, idrocefalia e disturbi motori. Il modo migliore per evitare i problemi connessi alla nascita prematura consiste nell’impedire che il bambino nasca prima del termine. Un attento monitoraggio della madre durante la gravidanza può consentire al medico di individuare le eventuali infezioni, lacervice incompetente, la posizione anomala del bambino (come la presentazione podalica) o altri fattori di rischio per la nascita prematura e la rottura prematura delle membrane (PROM). Le infezioni possono essere facilmente gestite dallo staff medico, ma è fondamentale che le stesse vengano diagnosticate quanto prima. Quando una madre ha una cervice incompetente, l’equipe medica potrebbe optare per un cerchiaggio cervicalesulla mamma se l’informazione è stata appresa prima o durante la 24 settimane di gravidanza. Il cerchiaggio consiste nell’effettuare una o più suture che rafforzano il muscolo cervicale. Le madri, che hanno avuto un precedente parto prematuro spontaneo o che hanno una cervice corta, devono essere trattate con la terapia del progesterone. E’ stato dimostrato che il progesterone aiuta a prevenire la nascita prematura.

Steroidi introdotti nell’ utero per aiutare la maturazione e lo sviluppo dei polmoni nel bambino prematuro

Quando il bambino è nato prematuro – o è in procinto di nascere prematuramente – i medici devono fare tutto il possibile per evitare al piccolo i gravi problemi connessi alla nascita pretermine, come la sofferenza respiratoria, la sepsi, l’emorragia cerebrale e la PVL. Quando il bambino ha meno di 34 settimane di gestazione e il medico sospetta che nascerà in anticipo, può intervenire sulla mamma somministrandole corticosteroidi. Il Betametasone è lo steroide più comunemente usato ed è stato dimostrato ridurre l’incidenza e la gravità della sindrome da distress respiratorio (RDS), il presentarsi di emorragie intraventricolare (sanguinamenti cerebrali), di sepsi e di leucomlacia periventricolare (PVL). Quando opportunamente somministrati alla madre, i corticosteroidi aiutano i polmoni del bambino a raggiungere la maturazione prima che il bambino nasca. I farmaci favoriscono anche la maturazione di numerosi tessuti in tutto il corpo del bambino. Se il bambino non nasce nei tempi previsti dal team medico, la terapia con i corticosteroidi può essere ripetuta.

Trattamento con surfattante polmonare (o surfactant) dopo nascita per aiutare lo sviluppo dei polmoni nel bambino prematuro

I corticosteroidi, se somministrati al bambino nel grembo materno, possono effettivamente fornire al piccolo enormi benefici a lungo termine. Una volta che il bambino è nato però, è un altro il farmaco che deve essere somministrato per aiutare la maturazione dei polmoni e prevenire la sindrome da sofferenza respiratoria e le complicazioni ad essa associate, come l’encefalopatia ipossico ischemica (HIE), lelesioni da iperventilazione e la paralisi cerebrale. Questo farmaco è chiamato surfactant. I polmoni prematuri spesso mancano di un particolare tensioattivo fosfolipoproteico secreto dagli alveoli polmonari che ha la funzione di aiutare i polmoni ad espandersi e ritrarsi. Il surfactant aiuta a prevenire il collasso delle vie aeree (alveoli) a fine espirazione, e collabora anche nella ricostruzione delle vie aeree non più funzionali.
Quando il bambino produce una quantità di tensioattivo insufficiente, i polmoni si presentano rigidi e si possono evidenziare molte vie aeree non funzionanti (nei polmoni maturi ci sono milioni di alveoli operativi). Questo può rendere la respirazione del bambino molto difficile, anche se il piccolo è in trattamento con la macchina per la respirazione (ventilatore). I polmoni rigidi e poco flessibili sulla macchina per la respirazione possono subire gravi lesioni. Inoltre, i bambini con questo tipo di polmoni, e che hanno subito sofferenza respiratoria, sono inclini a contrarre infezioni polmonari e polmonite. Polmoni rigidi, mal funzionamento delle vie aeree e infezioni, possono causare nel bambino una mancanza di ossigeno al cervello, con conseguente encefalopatia ipossico ischemica (HIE), leucomalacia periventricolare (PVL) e paralisi cerebrale. Il surfactant è un tensioattivo fosfolipoproteico molto importante per il bambino. Se il bambino nasce prima delle 35 settimane – e soprattutto se viene alla luce prima della trentesima settimana – probabilmente sarà richiesta una terapia sostitutiva al surfactant. La prima dose del tensioattivo viene generalmente somministrata nei parti conformi o non appena si individuano problemi respiratori. Tre dosi di surfactant sono di solito somministrate al piccolo entro un lasso di tempo di 72 ore.

Iniezione intrauterina di solfato di magnesio per aumentare la protezione del cervello del bambino prematuro

Un altro farmaco che può essere somministrato quando il bambino sta per nascere prematuramente è il solfato di magnesio. Questo farmaco viene in realtà somministrato al bambino mentre è ancora nel grembo materno con conseguenti effetti diretti e indiretti sul suo cervello. Nei bambini prematuri il rischio di lesioni cerebrali e di paralisi cerebrale è più alto. E’ stato dimostrato che il solfato di magnesio migliora la protezione del cervello del bambino e aumenta in modo significativo la probabilità che il bambino nasca senza patologie come la paralisi cerebrale. Il farmaco diminuisce anche il rischio che il bambino sviluppi altri importanti disabilità motorie, come ad esempio gravi disfunzioni motorie. Il solfato di magnesio protegge il cervello del bambino in diversi modi. Di seguito sono elencati alcuni dei vantaggi prodotti dal farmaco:

  • Aumenta il flusso di sangue cerebrale (nel cervello)
  • Ha effetti antiossidanti. Riduce le molecole dannose (citochine) che vengono rilasciate quando è in corso un’infiammazione.
  • Riduce il processo chiamato eccitabilità neuronale (eccitotossicità), che è dannoso per il cervello e si manifesta quando questo subisce un trauma, limitando il flusso di sangue e quindi la quantità d’ossigeno disponibile.
  • Stabilizza le membrane del cervello.
  • Previene grandi sbalzi della pressione sanguigna.

Quando il medico sospetta che la madre entro 24 ore partorirà il bambino prematuramente, dovrebbe iniziare subito a somministrare solfato di magnesio. Il farmaco di solito viene somministrato quando il bambino ha tra le 24 e le 32 settimane di gestazione. Il solfato di magnesio deve essere somministrato alle donne con rottura prematura delle membrane (PPROM), con parto prematuro e membrane intatte, o parto prematuro con complicazioni.

Uso di antibiotici per prevenire la rottura prematura delle membrane (pprom) e le infezioni

Circa il 4% delle nascite premature sono dovute a rottura prematura delle membrane (PPROM). La PPROM può essere causata da infezioni come la corionamnionite. La PPROM può a sua volta causare infezione nel bambino; quando le membrane si rompono, le infezioni della madre possono viaggiare verso il bambino ed infettarlo. Le infezioni possono mettere in pericolo la vita del bambino ed esporlo al rischio di sepsi, shock settico, meningite e paralisi cerebrale. Sia la nascita prematura che le infezione mettono il bambino in pericolo. E’ proprio per questo motivo che le infezioni nelle donne in gravidanza devono essere tempestivamente riconosciute e trattate con antibiotici; lo scopo è quello di prevenire che le infezioni stesse viaggino verso il bambino e determinino una nascita prematura. Gli antibiotici devono essere prontamente somministrati non appena si verifica la PPROM. Più lungo è il tempo che trascorre tra la rottura delle membrane e la nascita del bambino, più è alta per il piccolo la probabilità di contrarre un’infezione. Il rischio aumenta in modo significativo se il parto avviene oltre le 12 ore dalla rottura delle membrane. In ogni parto prematuro o anche solo nei parti prematuri sospetti, i medici devono seguire degli standard di cura per la somministrazione di corticosteroidi, di solfato di magnesio e di surfactant per collaborare nella prevenzione dei problemi polmonari, dell’encefalopatia ipossico ischemica (HIE), della paralisi cerebrale e di altre complicazioni a lungo termine. Quando la PPROM avviene tra la 34° e la 37° settimana, viene di solito indotto il parto. La maggior parte degli esperti ritiene che i rischi associati alle infezioni sono maggiori di quelle correlate alla nascita prematura. Se la PPROM si verifica prima della trentaquattresima settimana, la situazione è più complessa. Se non ci sono segni di infezione, il medico può tentare di ritardare il parto con farmaci tocolitici (come il progesterone) nell’attesa che i polmoni del bambino siano più maturi. Generalmente vengono somministrati antibiotici e corticosteroidi, indicati per accelerare lo sviluppo polmonare del piccolo. Il medico può raccogliere e analizzare campioni di liquido per determinare se i polmoni del bambino sono maturi e, in caso positivo, indurre il parto.Quando la PPROM si verifica tra la trentaduesima e la trentaquattresima settimana, le indicazioni sugli standard di cura sono meno chiare. Questi casi richiedono un’attenta valutazione e un monitoraggio frequente. Generalmente, in casi in cui è documentata l’immaturità polmonare fetale e non c’è evidenza di corionamnionite, vengono somministrati i corticosteroidi. FOTO6 Quando si verifica la PPROM prima delle 32 settimane di gravidanza, è consigliabile ritardare il parto ed effettuare un ciclo di corticosteroidi. La chiave per comprendere la PPROM sta nel prendere atto che un bambino prematuro con una infezione è molto più in pericolo rispetto ad un bambino prematuro. Idealmente, il bambino dovrebbe essere fatto nascere prima che l’utero e il bambino vengano infettati. Il tempo di tale contagio è difficile da prevedere così un costante monitoraggio è fondamentale, e i segni di infezione o di alterazione (anche lievi) dovrebbero essere evidenziati negli esami del bambino.

Avvocati specializzati per bambini nati prematuri che hanno subito lesioni alla nascita con conseguente paralisi cerebrale

Il parto prematuro mette il bambino davanti al rischio di subire numerose lesioni alla nascita. I medici devono riconoscere i fattori di rischio che determinano il parto prematuro e devono seguire gli standard di cura per evitare che il bambino nasca prima del termine. Se la probabilità che si verifichi un parto prematuro è alta, al bambino dovrebbero essere somministrati i corticosteroidi, il solfato di magnesio e gli antibiotici. Dopo la nascita, può essere necessario trattare il neonato con il surfactant per facilitare lo sviluppo dei suoi polmoni. La tempistica della somministrazione di questi farmaci è fondamentale, proprio per questo motivo la madre e il bambino devono essere attentamente monitorati.

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