Parto traumatico: possibili danni all’elaborazione sensoriale

Tutti i neonati utilizzano i loro sensi per comunicare con il mondo esterno, conoscere ciò che li circonda o trovare conforto. E’ per questo motivo che se un bambino nasce con disturbi della percezione sensoriale può avere difficoltà nell’interpretare e nel rispondere alle informazioni ricevute.

I disturbi dell'elaborazione sensoriale influenzano tutti e cinque i sensi; i bambini con questa condizione, inoltre, possono avere anche difficoltà nella percezione di sensazioni più intime. L’ereditarietà, la prematurità e i danni da parto sono le principali cause all’origine dei disturbi dell'elaborazione sensoriale; anche l’esecuzione ritardata di un taglio cesareo d’urgenza e negligenza medica in generale possono essere causa del deterioramento sensoriale poiché lesioni cerebrali possono danneggiare in modo permanente lo sviluppo e la funzione dei sensi di un bambino.

Terapie specifiche possono aiutare i bambini con questa condizione nella gestione dei loro sintomi.

Nascita traumatica e danni all'elaborazione sensoriale

Al livello più elementare, un bambino utilizza tutti i sensi per comunicare con i genitori e per stabilire con loro un forte legame attraverso il quale il bambino inizia ad apprendere.

Nel caso in cui un bambino nasca con disturbi della percezione sensoriale, però, il suo cervello e il suo corpo possono avere difficoltà nell’interpretare e nel rispondere alle varie informazioni ricevute.

Quando un neonato guarda per la prima volta il mondo, usa i propri sensi per conoscere l'ambiente circostante e trovare conforto: dato che i neonati possono vedere solo da vicino, osservando il viso della madre mentre vengono nutriti lo associano a una sensazione di conforto e cibo. Gli stimoli ricevuti dai loro due sensi più acuiti, l'udito che si sviluppa nel grembo materno e il gusto, attirano per primi l'attenzione del bambino; possono infatti riconoscere le voci che hanno sentito quando erano nel grembo materno associando il suono della voce della mamma, del papà o dei fratelli a una sensazione di conforto.

Il cibo con il quale si nutrono, sia il latte materno che quello artificiale, è dolce e piacevole per le loro papille gustative che apprezzano il gusto dolce; anche l'olfatto è uno strumento che rassicura il bambino: il latte materno, per esempio, ha un odore familiare poiché i bambini sono tenuti stretti dalla madre, dal padre o da chi li nutre. Il gusto e il tatto, inoltre, vengono utilizzati per imparare cosa è morbido e dolce e cosa non lo è.

Il tatto è il primo senso a svilupparsi nell'utero, anche se man mano che il feto cresce, riesce a percepire anche la luce. Una volta nati, il volto della madre è ciò che i bambini vedono e preferiscono vedere trovando conforto nella voce della madre, soprattutto quando si nutrono, perché è quella che hanno sentito per più tempo nell’utero.

Anche l'olfatto e il gusto si sviluppano nell'utero e influenzano le preferenze alimentari del bambino, perché alcuni alimenti mangiati dalla madre, come le carote e altri cibi, diffondono il loro sapore nel liquido amniotico.

Conseguenze del malfunzionamento sensoriale nei bambini

Quando i bambini non riescono a elaborare correttamente ciò che i loro sensi ricevono, i comportamenti ne risentono diventando iperattivi, mettendosi ossessivamente cose in bocca per calmarsi o evitando qualsiasi tipo di contatto. I disturbi dell'elaborazione sensoriale influenzano tutti i sensi: i bambini con questa condizione hanno una percezione distorta del loro corpo nello spazio in relazione ad altre persone e agli oggetti; è per questo che possono urtare persone o inciampare frequentemente sugli oggetti.

Inoltre, i bambini affetti da tale condizione possono avere difficoltà nella percezione delle sensazioni più intime e non riuscire a provare felicità, tristezza o la sensazione di asciutto o di caldo; altri possono soffrire di problemi all'orecchio interno con difficoltà di equilibrio.

Tutte queste vie di elaborazione sensoriale forniscono informazioni al corpo del bambino affinché sia protetto da lesioni dall’esterno.

I disturbi nella percezione sensoriale possono provocare iper o iposensibilità, l'ultima delle quali si verifica in un bambino che non registra input sensoriali, come se i suoi sensi fossero offuscati. I bambini con risposte esagerate agli input esterni come il rumore, il calore e gli odori, invece, non sopportano i luoghi rumorosi o molto illuminati: un bambino con ipersensibilità, per esempio, potrebbe non tollerare di entrare in un bar per il forte odore di caffè.

Essendo ipersensibili i bambini affetti dal disturbo possono reagire in modo eccessivo agli stimoli portando spesso le mani sulle orecchie, sul naso o sugli occhi o avere una dieta limitata perché non sopportano i sapori di molti cibi o possono provare dolore in modo più intenso rispetto agli altri bambini.

I bambini iposensibili, invece, potrebbero non provare facilmente dolore e cercano continuamente stimoli nell’ambiente circostante, motivo per cui possono apparire iperattivi.

Insieme a problemi di interpretazione degli input sensoriali, i bambini con disturbi dell'elaborazione sensoriale tendono ad avere sia disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) che un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

L'iperattività nell’ADHD è dovuta all'incapacità di concentrarsi, mentre l'iperattività nei disturbi dell'elaborazione sensoriale è dovuta alla necessità di una maggiore stimolazione sensoriale. Frequentemente questi bambini hanno anche deficit cognitivi che possono causare problemi di apprendimento e in genere raggiungono i traguardi relativi ad una determinata età più lentamente rispetto agli altri bambini .

Cause dei disturbi dell'elaborazione sensoriale

Mentre le cause esatte all’origine della disfunzione sensoriale variano da bambino a bambino, l'ereditarietà, la prematurità e i danni da parto sono le principali cause all’origine dei disturbi dell'elaborazione sensoriale. Lesioni alla nascita, come traumi al collo e alla parte posteriore della testa causate dall’utilizzo del forcipe, della ventosa ostetrica o dalla forza eccessiva applicata durante l’estrazione del bambino dal canale del parto, possono danneggiare i sensi del neonato e altre sue funzioni corporee.

Anche eventuali cadute possono essere responsabili della difficoltà di elaborazione sensoriale o della perdita di uno o più sensi. La prematurità può causare nel neonato retinopatia con conseguenti problemi alla vista così come la privazione di ossigeno e le infezioni agli occhi contratte dalla madre possono causare cecità.

L'asfissia, inoltre, può causare sordità, oltre a una miriade di altre lesioni permanenti. Tutte queste lesioni sono spesso la conseguenza di un ritardo nell’esecuzione di un taglio cesareo d'urgenza in presenza di sofferenza fetale.

Errori commessi durante un taglio cesareo e negligenza medica in generale possono anche essere causa del deterioramento sensoriale poiché lesioni cerebrali possono danneggiare in modo permanente lo sviluppo e la funzione dei sensi di un bambino.

Anche il tenere un bambino sul seggiolino o sul girello troppo a lungo può portare a ritardo nello sviluppo, con ulteriore aumento delle difficoltà nell’elaborazione sensoriale mentre le lesioni cerebrali dovute alla privazione di ossigeno, il posizionamento anomalo del feto nel canale del parto con stiramento del collo e lesione dei nervi, o l'uso improprio degli strumenti di ausilio al parto possono alterare l’interpretazione sensoriale nei neonati.

Ciò è causato da un danno neurologico con conseguente difetto dell’elaborazione e dell’integrazione degli input sensoriali necessari per l'equilibrio, la coordinazione e la percezione. La maggior parte delle lesioni nelle diverse aree del cervello e del nervo vago (un nervo che parte dal collo e si dirama in tutto il corpo) possono causare un’ampia varietà di problemi nell’elaborazione sensoriale.

Diagnosi dei difetti di elaborazione sensoriale

Nonostante lo scetticismo di alcuni medici sul fatto che i disturbi dell'elaborazione sensoriale siano condizioni mediche diagnosticabili, i sintomi sono ben identificabili; per questo motivo non tanto la diagnosi, bensì il trattamento dei sintomi è l'obiettivo primario da perseguire per i bambini con disturbi dell'elaborazione sensoriale.

Tuttavia, esistono esami diagnostici che permettono di misurare e quantificare la capacità sensoriale in un bambino.

Quando un bambino non interagisce con l’ambiente esterno o con gli altri è necessario rivolgersi a un medico; se non diagnosticata tempestivamente l’incapacità di un bambino di vedere, toccare, gustare, annusare, ascoltare o elaborare informazioni dall'ambiente circostante può essere identificato solo quando la gravità dei sintomi porta a lesioni.

Trattamenti e terapie per la gestione delle disfunzioni sensoriali

I bambini con disturbi dell'elaborazione sensoriale possono gestire i loro sintomi con l'aiuto di terapie occupazionali e sensoriali e con la fisioterapia.

I terapeuti possono guidare i bambini per aiutarli a superare le problematiche relative alla loro vita, desensibilizzandoli dai fattori scatenanti che promuovono comportamenti iperattivi o consentendo loro di rilasciare la tensione accumulata con attività fisiche progettate per stimolare i sensi o gestire i sensi sovrastimolati.

Pur non esistendo una cura specifica per questa condizione, il bambino può trarre grandi benefici da un'appropriata gestione del disturbo sensoriale, dell’iperattività o del comportamento aggressivo.

Alcuni bambini superano con successo le difficoltà derivate dai disturbi dell'elaborazione sensoriale, altri hanno bisogno di una assistenza permanente per poter gestire la propria vita e i sintomi caratteristici di questa condizione.

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