La paralisi cerebrale infantile

Il termine paralisi cerebrale infantile è utilizzato per indicare diversi tipi di disturbi motori. I sintomi possono colpire il paziente in modo diverso da persona a persona, sia per quanto riguarda la parte del corpo interessata che l’entità del danno.

Di conseguenza, fare una diagnosi di paralisi cerebrale infantile offre poche informazioni sulle reali sfide che quel paziente deve affrontare quotidianamente e su quale tipo di trattamento possa essere utile. Ciò è vero soprattutto se sono coinvolti medici o personale sanitario con poca familiarità con questa grave condizione.

Il modo in cui la funzione motoria e la vita quotidiana di un individuo sono influenzate dalla paralisi cerebrale richiede una attenta valutazione. È importante tenere presente, inoltre, che la lesione iniziale del cervello in via di sviluppo potrebbe aver influenzato anche regioni del cervello deputate al controllo di altre funzioni oltre che quelle motorie.

Di seguito sono riportati i tipi più comuni di paralisi cerebrale infantile basati su un sistema di classificazione europea (ampiamente accettato e utilizzato) che tiene conto del disturbo primario dell’individuo, che influenza poi il controllo e la funzione motoria. Il tipo di paralisi cerebrale può riferirsi a un tono muscolare anormale, a movimenti involontari o a entrambi.

Potrebbero esserci anche altri sintomi o altre anomalie muscolari che vengono osservate e interferiscono con le attività quotidiane dell'individuo. Ad esempio, le persone con forme spastiche di paralisi cerebrale possono anche avere alcune aree del corpo ipotoniche o “flaccide”.

Paralisi cerebrale Spastica

La maggior parte degli individui affetti da paralisi cerebrale presenta la forma spastica in cui l'individuo ha un tono muscolare anormale con muscoli rigidi che rendendo difficile il movimento. La paralisi cerebrale spastica può colpire parti specifiche del corpo lasciando le restanti inalterate o molto meno colpite, a differenza di altri tipi di paralisi cerebrale infantile che colpiscono l'intero corpo. In caso di paralisi cerebrale spastica si può osservare:

  • Emiparesi: è interessato principalmente un lato del corpo
  • Diparesi: è colpita soprattutto la metà inferiore del corpo
  • Tetraparesi: sono colpiti tutti e quattro gli arti. Possono essere colpiti anche i muscoli del tronco, del viso e della bocca.

Questi termini creano spesso confusione perché il modo in cui la paralisi cerebrale infantile colpisce le diverse parti del corpo può cambiare nel tempo.

Un medico può usare la parola “diplegia” per descrivere un individuo che ha danni di entità minore nella metà superiore rispetto alla metà inferiore del corpo, anche se tutti e quattro gli arti sono colpiti.

Questo, però, può causare confusione nello stabilire il trattamento necessario perché una diagnosi di paralisi cerebrale diplegica può indicare che la parte superiore del corpo non richiede un trattamento. Un altro medico, esaminando lo stesso bambino, potrebbe riconoscere questo problema e diagnosticare quadriplegia.

Paralisi cerebrale Discinetica

Circa il 10-20% dei pazienti con paralisi cerebrale è affetto dalla sua forma discinetica caratterizzata da tre diversi tipi di movimenti involontari (che possono manifestarsi anche singolarmente) tra cui distonico, atetoide e coreico.

Questi disturbi del movimento coinvolgono spesso tutto il corpo e sono particolarmente evidenti quando la persona si muove, ma possono manifestarsi anche a riposo. Gli individui che hanno movimenti discinetici spesso soffrono anche di spasticità, forma di paralisi cerebrale definita mista. Esistono 3 tipi distinti di disturbi del movimento tipicamente causati dalla paralisi cerebrale discinetica:

  • Distonia: caratterizzata da contrazioni muscolari intermittenti o prolungate che portano a sequenze di movimenti con torsioni, posture anomale o entrambi. Le posture distoniche sono spesso innescate da tentativi di movimento volontario. La distonia può essere focale, presente in una sola parte del corpo e osservabile durante compiti o posture specifiche (distonia compito-specifica), oppure in tutto il corpo, nota come distonia generalizzata.
  • Atetosi: vengono compiuti movimenti di torsione lenti, continui e involontari che impediscono una postura stabile. Le parti del corpo coinvolte sono sempre le stesse (a differenza dei movimenti coreiformi in cui le parti del corpo interessate possono cambiare). Il termine "atetosi" deriva dalla parola greca che significa "senza posizione o luogo" e si riferisce all'incapacità della persona di mantenere una postura stabile.
  • Corea: caratterizzata da una sequenza di uno o più movimenti involontari, bruschi e irregolari. A differenza dei movimenti distonici, i movimenti coreiformi sembrano più rapidi, imprevedibili e continui. Le persone con corea lieve possono apparire irrequiete o goffe, mentre quelle con corea più grave hanno movimenti più ampi e più evidenti. I movimenti coreici possono sembrare fluire in modo casuale da un gruppo muscolare all'altro e coinvolgere il tronco, il collo, il viso, la lingua, le gambe e le braccia. Possono verificarsi anche con atetosi (coreoatetosi), o con movimenti distonici. I movimenti coreici si attenuano durante il sonno.

Paralisi cerebrale Atassica

Circa l'1-10% delle persone con paralisi cerebrale presenta la forma atassica, causata da danni ai centri di equilibrio del cervello.

In questo caso, gli individui possono avere problemi di equilibrio, nella percezione della profondità e nella coordinazione.

Il paziente atassico mostra movimenti mirati traballanti (causati da muscoli che non riescono a raggiungere un obiettivo specifico) e può anche comportare difficoltà nel coordinare movimenti precisi delle dita (abilità motorie fini) come scrivere o usare utensili. La parola "atassia" deriva dalla parola greca "a taxis" che significa "senza ordine o privo di coordinazione".

L'atassia può colpire qualsiasi parte del corpo e può portare a difficoltà nel parlare, nella deglutizione e nella coordinazione dei movimenti oculari.

Misto

Questi individui presentano alcuni dei sintomi delle tre forme precedentemente descritte di paralisi cerebrale. La forma mista più comune comprende la spasticità e i movimenti discinetici, ma sono possibili anche altre combinazioni.

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