Mancanza di ossigeno al cervello alla nascita: conseguenze

Introduzione: come funziona la respirazione del feto

La respirazione del feto non avviene nei polmoni ma nella placenta, un organo, posizionato sulla parete dell’utero e collegato al feto attraverso il cordone ombelicale, per mezzo del quale il feto assume ossigeno ed espelle anidrite carbonica.

Il sangue ricco di ossigeno della mamma si riversa dapprima nella placenta per poi essere trasferito al cuore del feto attraverso la vena ombelicale.

Il cuore del feto, dopo aver pompato il sangue ossigenato in tutto il corpo, pompa fuori il sangue utilizzato (povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica), che raggiunge la placenta attraverso due arterie ombelicali.

Dalla placenta, l’anitride carbonica contenuta nel sangue fuoriuscito dal feto entra nella circolazione sanguigna della mamma e viene espulsa dalla mamma attraverso l’esalazione.

Quando tale complesso meccanismo subisce alterazioni, può determinarsi una diminuzione o una mancanza di ossigeno nel feto e quindi nel bambino alla nascita (1)

Conseguenze della mancanza di ossigeno alla nascita: encefalopatia ipossico-ischemica

Il danno più importante che può derivare dalla mancanza di ossigeno alla nascita è l'encefalopatia ipossico-ischemica: una lesione cerebrale causata dalla diminuzione o totale interruzione del flusso di ossigeno o di sangue al cervello del bambino nel periodo intorno al parto.

Il termine "encefalopatia ipossico-ischemica" significa letteralmente danno all'encefalo – cioè danno al contenuto della scatola cranica, comprendente il cervello – causato da una diminuzione dell'ossigeno in uno o più tessuti del corpo del feto, compreso il sangue, o da una riduzione o interruzione del flusso sanguigno del feto.

L'encefalopatia ipossico ischemica può determinare gravi danni permanenti come la paralisi cerebrale infantile, anche nella sua forma più grave detta tetraparesi spastica. (2)

Conseguenze della mancanza di ossigeno alla nascita: quanto può rimanere un neonato senza ossigeno prima che si verifichi un danno cerebrale?

L'impatto della privazione di ossigeno varia da bambino a bambino. Tuttavia, si stima che dopo circa 10 minuti senza ossigeno inizieranno a verificarsi danni cerebrali e che la morte si verificherà se il bambino rimane completamente privo di ossigeno per 25 minuti. Se l'interruzione dell'apporto di ossigeno al bambino non è completa, il tempo di verificazione della lesione cerebrale e della della morte sarà più lungo.

Ciò dimostra l'importanza che le cause ed i sintomi della carenza di ossigeno durante il travaglio e il parto siano rapidamente riconosciuti e trattati dall'équipe medica che assiste la gestante. Tutto il personale coinvolto, comprese ostetriche ed i ginecologi, dovrebbe essere ben addestrati a individuare e gestire questi problemi quando si presentano.

Qualsiasi ritardo può avere gravi conseguenze a lungo termine per il bambino. Questi includono la necessità di assistenza continua per il bambino per tutta la vita. I nostri avvocati comprendono l'onere finanziario ed emotivo che ciò può causare alla famiglia e al bambino. Facciamo ogni passo per garantire che queste circostanze siano indagate e, in caso di negligenza, per garantire che la famiglia ottenga il risarcimento dovuto. (3)

Conseguenze della lieve mancanza di ossigeno alla nascita: ritardi dello sviluppo

Secondo un nuovo studio, la mancanza di ossigeno alla nascita non deve necessariamente provocare una grave lesione cerebrale affinché il bambino soffra di ritardi nello sviluppo o patologie psicomotorie.

Anche una lieve mancanza di ossigeno durante o intorno al parto può effettivamente causare una quantità significativa di danni.

Lo studio è stato condotto da scienziati dell'University College di Cork e ha analizzato neonati che avevano sperimentato l'encefalopatia ipossico ischemica. (4)

Cosa devono fare i medici in caso di mancanza di ossigeno nel feto

E’ fondamentale che le cause ed i sintomi della carenza di ossigeno durante il travaglio e il parto siano rapidamente riconosciuti e trattati dall'équipe medica che assiste la gestante. Tutto il personale coinvolto, comprese ostetriche ed i ginecologi, dovrebbe essere ben addestrato a individuare e il problema problemi quando si presenta.

Qualsiasi ritardo può avere gravi conseguenze a lungo termine per il bambino. Queste includono la necessità di assistenza continua per il bambino per tutta la vita.

Errori medici che possono causare mancanza di ossigeno alla nascita

Le condotte mediche erronee che possono causare mancanza di ossigeno alla nascita includono:

  • Interpretazione erronea del tracciato CTG da parte delle ostetriche e/o del ginecologo
  • Ritardo nel velocizzare il parto, eseguendo se necessario il taglio cesareo d’urgenza, in caso tracciato CTG patologico
  • Mancata velocizzazione del parto, eseguendo se necessario il taglio cesareo d’urgenza, in caso di tracciato CTG patologico
  • Mancata o ritardata velocizzazione del parto in caso di tracciato CTG poco rassicurante associato ad una noxa indeterminata
  • Ventosa ostetrica applicata ad un livello troppo alto o per più di due volte consecutive
  • Esecuzione di ripetute manovre di Kristeller
  • Erronea o ritardata esecuzione della ventilazione del neonato (2)

Trattamento delle conseguenze: il cervello può ripararsi da solo dopo la mancanza di ossigeno?

Senza ossigeno, le cellule cerebrali muoiono e può verificarsi una lesione cerebrale. Nessun trattamento può riportare indietro cellule le cerebrali morte o invertire una lesione cerebrale.

Tuttavia trattamento ipotermico, in caso di asfissia lieve e moderata è molto efficace e può minimizzare o addirittura eliminare le compromissioni funzionali sia psichiche che motorie associate solitamente alla lesione cerebrale.

Trattamento delle conseguenze: trattamento ipotermico

L'ipotermia terapeutica o trattamento ipotermico è un trattamento medico per i neonati di età inferiore a 6 ore che hanno manifestato una mancanza di ossigeno e/o flusso sanguigno (encefalopatia ipossico-ischemica) al cervello e ad altri organi prima o durante il travaglio e il parto. L’encefalopatia ipossico ischemica può portare a danni neurologici permanenti o talvolta persino la morte.

Gli studi hanno dimostrato che i bambini che sono stati privati di ossigeno intorno alla nascita e sono trattati con ipotermia terapeutica hanno maggiori possibilità di sopravvivere senza esiti permanenti.

Il raffreddamento del corpo e quindi del cervello del neonato rallenta il metabolismo e consente di evitare il cosiddetto “danno da riperfusione” che è responsabile di buona parte del danno cerebrale.

Al fine di ottimizzarne i risultati, il trattamento dell’ipotermico deve essere iniziato entro 6 ore dalla presunta lesione cerebrale. La terapia dura 72 ore.

Il trattamento ipotermico è lo standard di cura in caso di diagnosi di encefalopatia ipossico-ischemica. E' fondamentale, al fine di iniziare tempestivamente il trattamento, che i medici pongano la diagnosi subito dopo l'evento che ha causato la mancanza di ossigeno nel cervello del bambino (5).

Composto ISRIB potrebbe limitare le conseguenze della mancanza di ossigeno nei prematuri

Quindi, i ricercatori hanno esposto le colture a bassi livelli di ossigeno per 48 ore, dopo di che hanno ripristinato i livelli di ossigeno e hanno individuato cambiamenti nell'espressione genica nei geni precedentemente noti per rispondere all'ipossia.

Hanno anche rilevato cambiamenti nei geni della zona subventricolare, dove si è scoperto che le cellule progenitrici si differenziano in neuroni in anticipo rispetto alla norma. I ricercatori volevano capire cosa sarebbe successo se fossero stati in grado di impedire a queste cellule progenitrici di differenziarsi troppo presto.

Nel loro studio, sono stati in grado di trovare un composto, chiamato ISRIB, che impedirebbe la differenziazione di queste cellule progenitrici in neuroni dopo un periodo di esposizione a bassi livelli di ossigeno.

Questo composto potrebbe essere in grado di bloccare alcuni degli effetti della carenza di ossigeno sui bambini prematuri (6).

Terapia con cellule staminali per danni da carenza di ossigeno ed ischemia alla nascita

In conclusione, c'è una crescente evidenza in letteratura che la terapia con cellule staminali potrebbe, in combinazione con la IT, essere il prossimo standard di cura per i pazienti con EII, superando così i problemi relativi alla mancanza di efficacia dell'ipotermia terapeutica.

L'infusione di cellule del sangue del cordone ombelicale umano si è già dimostrata sicura e fattibile nei neonati con diagnosi di EII.

Tuttavia, sarà necessario ottimizzare il protocollo per la terapia con cellule staminali in modo da determinare la dose ottimale, la via di somministrazione e i tempi, nonché valutare quali tipi di cellule staminali possono fornire la massima neuroprotezione (7).

Assistenza legale per danni da malasanità subiti dal neonato alla nascita

Gli avvocati del Studio Legale Gallo (GRDLex), hanno un'esperienza pluriennale in casi di danni occorsi al neonato a causa errori medici.

Lo studio è sito in Roma e segue le famiglie di bambini con danni da parto in tutta Italia e vanta una numerosa serie di casi risolti con risarcimenti milionari.

L'avv. Stefano Gallo ha ottenuto il prestigioso premio Le Fonti Awards 2019 come "Avvocato dell'Anno in materia di risarcimento dei danni".

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Fonti

  1. Asfissia neonatale, reperibile all’indirizzo https://www.dannidaparto.legal/asfissia-neonatale/
  2. Encefalopatia ipossico-ischemica, reperibile all’indirizzo https://www.dannidaparto.legal/encefalopatia-ipossico-ischemica/
  3. What is the impact of a baby being starved of oxygen at birth? Reperibile su https://www.gadsbywicks.co.uk/insights/birth-injuries/what-is-the-impact-of-a-baby-being-starved-of-oxygen-at-birth
  4. La lieve mancanza di ossigeno è collegata a ritardi dello sviluppo, reperibile su https://www.dannidaparto.legal/2021/03/08/la-lieve-mancanza-di-ossigeno-alla-nascita-e-collegata-a-ritardi-nello-sviluppo/
  5. Trattamento ipotermico, reperibile su https://www.dannidaparto.legal/danni-successivi-al-parto/trattamento-ipotermico/
  6. Ricerca scientifica: individuate le specifiche cellule cerebrali colpite dalla mancanza di ossigeno alla nascita, reperibile su https://www.dannidaparto.legal/2020/06/05/ricerca-scientifica-individuate-le-specifiche-cellule-cerebrali-colpite-dalla-mancanza-di-ossigeno-alla-nascita/
  7. Terapia con cellule staminali, reperibile su https://www.dannidaparto.legal/2022/01/05/terapia-con-cellule-staminali-eei-p7/

Le informazioni contenute in questo articolo non sono intese come consulenza medica legale ma vengono fornite solo a scopo divulgativo.

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