La paralisi cerebrale infantile e la distrofia muscolare sono entrambe condizioni che compromettono il movimento, ma hanno origini e progressioni differenti. La paralisi cerebrale infantile deriva da danni cerebrali avvenuti durante la nascita ed è una condizione non progressiva, mentre la distrofia muscolare è una malattia genetica caratterizzata da una degenerazione muscolare progressiva. I sintomi della paralisi cerebrale infantile includono difficoltà motorie, riflessi anomali e, in alcuni casi, problemi cognitivi. Al contrario, la distrofia muscolare si manifesta principalmente con debolezza muscolare progressiva e difficoltà nei movimenti. Inoltre, mentre i sintomi della paralisi cerebrale infantile possono essere trattati e mitigati con terapie mirate, quelli associati alla distrofia muscolare tendono a peggiorare nel tempo. Sebbene non esista una cura definitiva per nessuna delle due condizioni, i trattamenti si concentrano sulla gestione dei sintomi per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Per paralisi cerebrale infantile (congenita o acquisita in seguito a lesione ipossico-ischemica) si intende un gruppo di disturbi che compromettono la capacità di movimento del paziente influenzandone la funzione motoria fine e grossolana, l'equilibrio, la postura e la coordinazione, con sintomi estremamente variabili da persona a persona.