e gestione della rabbia negli adulti
La Paralisi Cerebrale Infantile, causata da lesioni che possono compromettere funzioni motorie, decisionali ed emotive, è spesso associata a difficoltà nella gestione della rabbia e a problemi comportamentali portando ad ansia e dipendenze. Tali problematiche sono più evidenti in età adulta, quando la consapevolezza delle proprie limitazioni accresce la frustrazione e il rischio di isolamento sociale. Intervenire precocemente con terapie comportamentali e tecniche di rilassamento può prevenire o ridurre queste difficoltà, migliorando la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per sviluppare strategie più efficaci e mirate.
aralisi Cerebrale Infantile e patologie del piede
I bambini con Paralisi Cerebrale Infantile possono sviluppare varie patologie del piede, come piede equino, piede torto, piedi piatti o cavi, spesso associate a problemi di deambulazione. La diagnosi, basata su test clinici e radiografie, è fondamentale per trattamenti mirati e tempestici. Per i più piccoli si privilegiano terapie non chirurgiche (fisioterapia, supporto di tutori o iniezioni di tossina botulinica; tra i 6 e i 10 anni, nei casi più gravi, si ricorre a interventi chirurgici che permettono l’allungamento muscolare o il trasferimento di porzioni di muscoli e tendini. Grazie ai progressi della ricerca, la qualità della vita di questi bambini è notevolmente migliorata.

Depressione post-partum: sintomi e cura

Depressione post-partum: sintomi e cura
La depressione post-partum è una condizione complessa che molte neomamme vivono con vergogna e senso di colpa. Diversa dal “baby blues”, si manifesta con sintomi di tristezza persistente e incapacità di cure verso il bambino e, se dura oltre due settimane, necessita di intervento medico. Le cause di questa condizione includono squilibri ormonali, affaticamento e difficoltà ad adattarsi al nuovo ruolo materno. La depressione post-partum può essere trattata con farmaci, terapie psicologiche e, in casi estremi, terapia elettroconvulsivante. È importante che le madri non affrontino questa condizione da sole e che accettino aiuto e sostegno senza vergogna.

Obesità e parto

Obesità e parto
Essere sovrappeso o obese in gravidanza può aumentare i rischi sia per la madre che per il bambino, aumentando la probabilità di complicazioni come preeclampsia, diabete gestazionale, tromboembolia venosa e parto cesareo. Il sovrappeso può influire negativamente anche sulla fertilità e rendere i trattamenti per la fertilità meno efficaci. Inoltre, i bambini nati da madri obese possono avere un rischio maggiore di parto prematuro, difetti alla nascita, macrosomia e problemi di salute a lungo termine. Per prevenire complicazioni, è consigliato perdere peso prima della gravidanza e mantenere uno stile di vita sano.
FIVET: in calo il rischio di paralisi cerebrale infantile
L'asma è una malattia respiratoria abbastanza comune che colpisce molti bambini fin dai primi anni di vita, con sintomi che possono manifestarsi anche prima dei 5 anni. È una condizione cronica caratterizzata dall'infiammazione delle vie aeree, che può rendere la respirazione difficile e le vie aeree particolarmente sensibili a sostanze irritanti come muffe o pollini. Se si sospetta che il proprio figlio possa avere l'asma, è opportuno consultare il medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.

Asma nei neonati

Asma nei neonati
L'asma è una malattia respiratoria abbastanza comune che colpisce molti bambini fin dai primi anni di vita, con sintomi che possono manifestarsi anche prima dei 5 anni. È una condizione cronica caratterizzata dall'infiammazione delle vie aeree, che può rendere la respirazione difficile e le vie aeree particolarmente sensibili a sostanze irritanti come muffe o pollini. Se si sospetta che il proprio figlio possa avere l'asma, è opportuno consultare il medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.

Pianto del bambino: cause e gestione

Pianto del bambino: cause e gestione
Il pianto dei bambini è un evento normale e può avere diverse cause come fame, necessità del cambio del pannolino o voglia di attenzioni. Se non si riesce a calmare il bambino con le comuni strategie è possibile fasciarlo con una coperta incoraggiandolo a succhiare il ciuccio o il seno materno o utilizzando il suono di un rumore bianco per rilassarlo. Anche il dondolio o il parlare con tono basso e dolce possono aiutare, così come il fare una passeggiata per cambiare l'ambiente o il ridurre le sovrastimolazioni. A volte, anche piccoli cambiamenti della dieta possono aiutare. Quando i genitori si sentono sopraffatti dal pianto persistente, è opportuno che si prendano una pausa e chiedano supporto a un familiare. Nei casi più complessi può essere necessario consultare il medico.

Tiroidite in gravidanza: rischi e trattamento

Tiroidite in gravidanza: rischi e trattamento
Le patologie tiroidee sono molto comuni, soprattutto tra le donne. In gravidanza è opportuno che ogni futura madre monitori la funzionalità della ghiandola tiroidea poiché sia in caso di ipo- che di ipertiroidismo l’anormale produzione degli ormoni tiroidei può avere conseguenze sulla salute del bambino.

Esercizio fisico durante il terzo trimestre

Esercizio fisico durante il terzo trimestre
Durante il terzo trimestre di gravidanza, è importante mantenere un equilibrio tra esercizio fisico e limiti del proprio corpo. L'esercizio regolare può alleviare sintomi comuni come mal di schiena, affaticamento e gonfiore, ed è generalmente sicuro per le donne con una gravidanza non a rischio. È consigliato esercitarsi per 20-30 minuti al giorno svolgendo attività a basso impatto come camminare, nuotare o praticare yoga. È cruciale evitare esercizi che comportano rischi di caduta o pressione sull'addome e consultare il medico per personalizzare l'attività fisica in base alle proprie condizioni. L'esercizio durante la gravidanza può migliorare il benessere generale e facilitare il parto.

Epidurale: vantaggi e svantaggi

L'epidurale è una tecnica efficace per gestire il dolore durante il travaglio, anestetizzando la parte inferiore del corpo della madre e permettendole di rimanere sveglia e vigile. Tra i vantaggi, riduce il dolore, lo stress mentale e facilita interventi d'emergenza come il cesareo. Inoltre, può diminuire il rischio di depressione postpartum. Tuttavia, presenta anche svantaggi: richiede una finestra di tempo specifica per la somministrazione, può causare abbassamento della pressione sanguigna, mal di testa, incontinenza urinaria, e in rari casi, infezioni. Può inoltre prolungare il travaglio e immobilizzare la madre, rendendo il parto più complicato.

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