Paralisi cerebrale infantile: trattamenti alternativi e complementari

I medici in genere consigliano procedure mediche come terapia per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da paralisi cerebrale. Sebbene questi trattamenti siano molto importanti, esistono degli approcci alternativi che possono estremamente benefici. La paralisi cerebrale, che si manifesta in impedimenti motori e di postura, è una causa comune di disabilità nei bambini. Viene causata da lesioni in alcune zone del cervello e spesso risulta da una lesione avvenuta alla nascita. I bambini affetti da paralisi cerebrale hanno molti limiti dal punto di vista fisico, alcuni più gravi degli altri. Questo spesso li fa sentire spesso subissati dal fatto che attività quotidiane diventano per loro molto impegnative. E’ facile che persone affette da paralisi cerebrale si sentano depresse e apatiche. Potrebbero sviluppare un senso di impotenza e rinunciare a intraprendere molte attività quotidiane. I bambino con la paralisi cerebrale potrebbero avere sintomi multipli per i quali non esistono cure. Terapie di vario genere e di matrice alternativa potrebbero apportare benefici.

Terapie alternative e complementari per la paralisi cerebrale

Nutrizione

Uno dei capisaldi di un approccio olistico terapeutico è il mangiar sano. Con questo approccio la dieta viene personalizzata per il paziente con paralisi cerebrale. La dieta mette enfasi sul frutta e verdura fresca, grani integrali e legumi e scoraggia cibi e bevande con zuccheri artificiali. Una dieta sana può mitigare o ridurre notevolmente i sintomi di paralisi cerebrale. Si può anche ricorrere ai consigli di un allergologo che potrebbe aiutare con la riduzione dei sintomi.

L’ippoterapia

L’ippoterapia è stata usata nella terapia per bambini disabili da oltre 60 anni. Recentemente è diventata popolare come terapia per i bambini affetti da paralisi cerebrale. In teoria, andare a cavallo, può migliorare la postura e l’equilibrio, tramite la mobilitazione del bacino, la colonna lombare e le articolazioni dell’anca, riducendo la tonicità muscolare, migliorando il controllo posturale della testa e del tronco e sviluppando reazioni d’equilibrio nel tronco. Molti studi scientifici hanno dimostrato i benefici dell’ippoterapia nei bambini con paralisi cerebrale. Alcuni studi hanno rivelato sia miglioramenti specifici nella GMFM (Gross Motor Function Measure, ossia la scala destinata alla valutazione della funzione grosso motoria in bambini con paralisi cerebrale), come camminare, correre e saltare, sia miglioramenti nel punteggio GMFM totale. Uno studio ha rilevato un miglioramento significativo nella simmetria dell’attività di alcuni gruppi muscolari che erano fra i più asimmetrici prima dell’ippoterapia.

In verità gli effetti positivi dell’ippoterapia sono molteplici. Andare a cavallo è divertente e aumenta la partecipazione del bambino con paralisi cerebrale in un’attività sociale, un concetto favorito dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Alcuni studi hanno rivelato che l’idroterapia e sciare (usando sci adattati) sono anche coinvolgenti, divertenti e aumentano la partecipazione sociale in attività ricreative.

L’agopuntura

Con l’agopuntura vengono inseriti in punti specifici e ben definiti del corpo degli aghi sottilissimi per correggere squilibri dell’armonia o per ripristinare un flusso normale di energia. In teoria ripristina l’equilibrio interno e la salute. L’agopuntura è usata da più di 20 anni nella terapia per bambini con paralisi cerebrale e ha ottenuto un successo sorprendente.

Secondo il ‘Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry’, la medicina tradizionale cinese è una terapia che ottiene molti successi nella terapia per la paralisi cerebrale. Durante uno studio su 33 bambini scelti a campione con paralisi cerebrale, l’esito clinico ha rivelato miglioramenti sostanziali nella funzione motoria di coloro che si erano sottoposti alla terapia. Molti studi condotti, sia controllati che non rivelano miglioramenti in persone affette da paralisi cerebrale.

Yoga

Esistono molti centri di yoga nel mondo specializzati in bambini disabili. Tramite il regime di esercizio e meditazione, sostengono successi nel sollievo di alcuni dei sintomi della paralisi cerebrale. Fra i benefici dello yoga sono inclusi:

  • Intensificazione dello sviluppo naturale del bambino tramite una serie di esercizi terapeutici delicati;
  • Incremento della consapevolezza del proprio corpo, della propria flessibilità e della propria forza;
  • Riduzione dell’iperattività e miglioramento della concentrazione tramite l’utilizzo di tecniche ed esercizi di respirazione e rilassamento

Altre terapie corporee

Oltre alla terapia fisica tradizionale esistono altri approcci che possono fare un’enorme differenza. Fra questi sono inclusi il Rolfing (un massaggio posturale strutturale), il metodo Alexander (esercitare il corpo a funzionare in modo più efficace) e la riflessologia (massaggio).

Secondo Ruth Werner, l’autrice di A Massage Therapist’s Guide to Pathology, ‘finchè la sensazione è intatta e il paziente è in grado di comunicare col terapeuta in qualche modo, il massaggio è appropriato e potenzialmente molto utile per persone affette da paralisi cerebrale nella terapia di mantenimento dell’elasticità muscolare e il miglioramento della funzione motoria’.

La Dott.ssa Kalyani Premkumar è una sostenitrice dell’uso del massaggio nella cura dei pazienti con paralisi cerebrale e sostiene che l’obiettivo dell’equipe di terapeuti è dare supporto al paziente dal momento che non esiste una cura per la paralisi cerebrale, e cercare ridurre lo stress e la spasticità, prevenire le contratture, migliorare la postura e migliorare la circolazione all’epidermide e ai muscoli che non vengono utilizzati. Ella sostiene che ‘ dal momento che qualsiasi forma di stress aumenta i sintomi, un massaggio rilassante può aiutare a ridurre gli spasmi e i movimenti involontari. I movimenti passivi e una gamma di esercizi mirati al movimento delle articolazioni previene contratture muscolari’. Inoltre sostiene che è importante scrivere appunti dettagliati sui pazienti con paralisi cerebrale ‘ dal momento che la loro spasticità e i cambiamenti al livello posturale variano di giorno in giorno Bisogna mantenere un registro meticoloso della disabilità fisica, dei massaggi utilizzati e della durata del trattamento per ogni individuo sottoposto a terapia, per aiutarli al massimo’.

L’educazione conduttiva

L’educazione conduttiva è stata creata negli anni 40 ed è finalizzata all’apprendimento delle attività funzionali della vita quotidiana, Uno dei suoi obiettivi principali è evitare la consapevolezza di impotenza tramite il far identificare agli studenti degli obiettivi nuovi e ottenibili. Durante il programma di educazione il ‘conduttore’ funge da insegnante e terapista. Gli interventi educativi promuovono attività funzionali indipendenti usando al ripetizione e la verbalizzazione da parte del bambino. L’uso di equipaggiamento come le stampelle, deambulatori e sedie a rotelle vengono scoraggiate in classe. La teoria principale su cui si basa questa terapia è che i problemi a livello motorio sono problemi di apprendimento; le nuove abilità vengono create attraverso l’insegnamento. La pedagogia conduttiva viene implementata in vari modi, cosa che rende le generalizzazioni sull’argomento difficili. Studi non controllati mostrano benefici in questo tipo di terapia, tuttavia studi controllati hanno rivelato risultati misti.

Soglia di stimolazione elettrica

Vari tipi di stimolazioneelettrica sono stati usati nella terapia per bambini con paralisi cerebrale. Con la stimolazione elettrica neuromuscolare, la corrente elettrica suscita una vera e propria contrazione muscolare. Può essere applicata sopra la pelle o attraverso la pelle. Se un muscolo viene stimolato quando si dovrebbe contrarre durante una attività funzionale, la stimolazione viene chiamata stimolazione elettrica funzionale. La teoria su cui si basa la stimolazione funzionale neuromuscolare è che un incremento di contrazione muscolare migliorerà la forza e la funzione. La stimolazione elettrica funzionale sembra avere esiti più positivi della soglia di stimolazione elettrica, dove la corrente non causa una contrazione muscolare visibile e non vi sono effetti collaterali. La teoria su cui si basa questo tipo di stimolazione elettrica è che la stimolazione aumenta il flusso sanguigno ai muscoli, aumentandone la forza e la massa. Alcuni studi controllati rivelano miglioramenti soggettivi con questo tipo di terapia. Uno studio ha rivelato un miglioramento nel punteggio GMFM dopo un anno ed una revisione più rcebte di 12 studi nota miglioramenti nella funzione muscolare e/o forza muscolare.

L’ispirazione e l’incoraggiamento

Esistono molti modi per incoraggiare pazienti affetti da paralisi cerebrale a condurre vite indipendenti e superare le sfide dallo svolgimento delle attività quotidiane. Un modo è quello di investire nella terapia occupazionale, una terapia che è focalizzata allo svolgimento di comuni attività quotidiane come fare una telefonata o caricare una lavastoviglie. Fornendo gli strumenti per partecipare attivamente alle normali attività della vita quotidiana, la terapia occupazionale favorisce il miglioramento dell’autostima della persona.

Un altro concetto importante per aiutare le persone affetta da paralisi cerebrale consiste nell’insegnare alle persone con cui più spesso esse entrano in contatto di interagire con loro trattandole come se avessero un semplice impedimento fisico e non come persone malate. E’ importante aiutare coloro che interagiscono quotidianamente con persone affette da paralisi cerebrale, come insegnanti, amici e familiari a scoprire modi di agire normalmente e positivamente. Ciò può includere il prendere qualcuno da parte dopo aver assistito ad uno scambio potenzialmente offensivo e spiegare che è importante coinvolgere normalmente, senza fissare o gridare, e semplicemente trattare la persona affetta da paralisi cerebrale allo stesso modo di chiunque altro.

E ‘sempre importante essere consapevoli di ciò che la gente pensa, soprattutto quando si tratta di persone che hanno una disabilità che rende l’attività fisica più impegnativa. E’ di fondamentale importanza avere pazienza di impiegare tempo e impegnarsi in una attività in un modo che aiuti la persona con paralisi cerebrale a imparare a eseguire l’attività. Essere incoraggianti e, allo stesso tempo, eseguire le attività con pazienza può fare un’enorme differenza. Quando qualcuno impara ad eseguire queste attività in modo indipendente, si riduce enormemente la sensazione impotenza e apatia. La pazienza e l’incoraggiamento possono migliorare notevolmente la vita delle persone affette da paralisi cerebrale.

Sarebbe benefico per coloro che praticano la medicina in modo tradizionale di includere il counseling riguardo alle varie terapie alternative disponibili per pazienti con paralisi cerebrale. Le terapie alternative e complementari dovrebbero essere prese in considerazione e amici e familiari dovrebbero diventare partecipanti attivi nel processo terapeutico, incoraggiare il supporto reciproco, incoraggiare il rapporto fra l’equipe medica e la famiglia e incoraggiare l’unità fra mente, corpo e spirito e promuovere una visione positiva della vita con paralisi cerebrale.

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